LEGUME TIPICO DELL’AREA VESUVIANA
La Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, Slow Food Italia e la Condotta Slow Food del Vesuvio hanno attivato il percorso per l’istituzione del Presidio Slow Food Pisello Centogiorni.
L’iniziativa è all’interno del Progetto IPark – Presidio e Cittadinanza, con il sostegno di Fondazione per il Sud e condivisa dal Parco Nazionale del Vesuvio.
Il giorno 5 ottobre alle ore 18.00 è indetto un incontro presso il COMUNE DI TRECASE ( Via Manzoni, n. 20), per un primo confronto con gli agricoltori sul progetto di istituzione del Presidio Slow Food PISELLO CENTOGIORNI, tipico dell’area vesuviana. Per ogni informazione, le aziende agricole e tutti gli operatori della filiera nteressati potranno rivolgersi a Slow Food Vesuvio al numero 3385318935 o a Slow Food Campania all’indirizzo email presidi@slowfoodcampania.it
Descrizione legame con il territorio: pisello è coltivato dall’era neolitica e ha accompagnato i cereali nelle origini dell’agricoltura nel Vicino Oriente. Nell’Antichità e nel Medio Evo è stato un alimento base in Europa e nel bacino del Mediterraneo. In particolare la coltura del pisello nell’Antichità era praticata dai Greci e dai Romani, come risulta dalle citazioni di Teofrasto nella sua Historia Plantarum (III secolo), di Lucio Columella in De re rustica e di Plinio nella sua Naturalis historia, scritta intorno all’anno 77 della nostra era. Sotto Carlo Magno, i piselli sono citati come pisos mauriscos tra gli ortaggi raccomandati nel Capitulare de villis. I piselli secchi, facili da conservare, costituivano nel Medio Evo una delle principali risorse alimentari delle classi povere, spesso cucinati con il lardo.
Zona di produzione: sono coltivati prevalentemente nelle aree agricole delle provincia di Napoli, ed alle pendici vesuviane.
Tecniche di coltivazione: L’epoca di coltivazione va novembre a aprile. La semina manuale a file singole, con una densità d’impianto che può variare da 5,5 a 6.7 p.te/mq. La raccolta è manuale e scalare in più soluzioni.
Descrizione del prodotto: Le piante sono ad accrescimento indeterminato e vengono coltivate preferenzialmente con il supporto di tutori (pali e fili . Il frutto è un baccello di colore verde che contiene dai 6 a 8 semi per baccello. I semi sono verde chiaro allo stadio ceroso e beige allo stadio secco.
NB: queste varietà sono presenti nella Banca Regionale del Germoplasma campano
Comunicato Stampa