La situazione dell’eurozona stenta a decollare, nonostante il 2013 sia iniziato meglio di come si è concluso l’anno passato, secondo i dati del presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker al Parlamento Ue.
Una visione marxista per risollevare l’Europa e la sua moneta dai problemi che la crisi ha portato con sé e gli strascichi che sta avendo su tutta l’area. Secondo Juncker “bisogna ritrovare la dimensione sociale dell’unione economica e monetaria, con misure come il salario minimo in tutti i Paesi della zona euro, altrimenti perderemmo credibilità e approvazione della classe operaia, per dirla con Marx”.
Il presidente dell’Eurogruppo ha sottolineato anche l’importanza di studiare un piano sulle azioni di intraprendere nei prossimi anni, dato che, a detta sua, un accordo non è stato ancora trovato.
Redazione