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Wrongonyou: “Le mie nuove “Radici” come basi di un percorso ricco di libertà e creatività”

Anticipato dal singolo “Non esisto più“, lo scorso 6 Ottobre Wrongonyou ha pubblicato il suo nuovo lavoro discografico intitolato “Radici”.  A due anni di distanza da “Sono io” del 2021 , l’artista torna con un prodotto completamente indipendente, libero e dall’assoluta creatività musicale. Un nuovo percorso che proietta la sua arte verso nuove strade e che lo vedranno impegnato nelle prossime date live del 27/11 a Milano all’Arci Bellezza e il 18/01/24 a Roma all’Alcazar.

Marco, un Ep quello di “Radici”, che nasce da un periodo molto introspettivo, in cui hai curato la parte di scrittura, musiche e autoproduzione. Nel progetto ci parli di te stesso nel modo più sincero possibile. Tornato a ritroso ricordi quei momenti in Sardegna, dove tutto è nato e sopratutto come?

Sono canzoni nate in giro per tutta l’Italia in realtà per quanto riguarda la scrittura perché cerco di sfruttare ogni piccolo momento di ispirazione per scrivere.  In Sardegna sicuramente è arrivato il picco di creatività per quanto riguarda la musica. Sensazioni di libertà musicale, ma sopratutto di libertà mentale non poter comporre il tutto e unire i pezzi. In più avendo la mia Compagna e mio figlio in Sardegna è stato anche un modo per lavorare vicino a loro. 

Brani come  “Non esisto più”, sono uno specchio riflesso intenso  e un analisi del periodo della tua vita. Hai deciso di allontanarti da una visione e un concetto di te stesso, compreso anche magari situazioni e persone del passato.

Che è so che parlare di se stessi e riascoltarsi sia un modo terapeutico funzionale per crescere e migliorarsi.  In non esisto più parlo della convivenza.Con l’ansia, che spesso e volentieri è un mostro più grande di quello che sembra, anche perché la parola “ansia” la usiamo come gergo comune ormai. Ma secondo me è un mostro pronto a agire quando meno te lo aspetti. 

 In Luna, sembri rivolgerti ad un personaggio femminile, un idea quasi metafisica, tra cielo, e corpo. Perchè unire due immagini come la Luna e la donna , a quello che canti?

La donna è la luna. È perfetta nelle sue imperfezioni, c’è qui vuole andarci e c’è chi si accontenta di guardarla da lontano. Io con luna cerco di far capire che gli stereotipi e le etichette di un corpo perfetto sono nulla dietro un sentimento, purché quel sentimento sia reale. 

No Grazie ho Smesso, che chiude l’album, è un inno, veriterio, reale, libertario su quello che a 30 anni, ti senti dentro. Questo progetto è stato funzionale a fare un bilancio su te stesso come artista e come uomo?

 Si assolutamente. Si arriva sempre a periodi della vita dove qualcuno si ritrova a chiedersi dove effettivamente sta andando. Io sono arrivato al punto che non ho più voglia di stare male per cose superficiali, quindi, no grazie ho smesso di stare male. 

Credi che “Radici” possa rappresentare anche l’inizio di un tuo nuovo percorso sia dal punto di vista musicale che di scrittura?

Le radici sono la base di un nuovo albero che sta nascendo e che spero diventerà una quercia alta è forte come quelle dei castelli romani, che è da dove vengo. Si, è l’inizio di qualcosa che proverò a portare avanti negli anni, con tutta la sincerità possibile. È così che vedo la musica adesso. 

Avremo modo di ascoltare Radici dal vivo? 

Si ci saranno due date per me molto importanti! Una imminente io 27/11 a Milano all’Arci Bellezza è il 18/01/24 a Roma all’Alcazar!

Sergio Cimmino

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