Si svolgerà il 25 gennaio alle ore 18:00 presso DOMUS ARS Centro d’ Arte, Musica e Cultura a Via Santa Chiara a Napoli un’iniziativa pubblica, alla presenza di Moni Ovadia e tanti artisti napoletani che si schierano a sostegno della campagna Miseria Ladra.
Miseria ladra è una campagna promossa dall’associazione Libera e dal Gruppo Abele contro tutte le forme di povertà.
Dieci proposte concrete che sin da subito possono rispondere alla crisi economica e sociale, rafforzare la partecipazione e rivitalizzare la nostra democrazia. “Miseria Ladra” è cantiere aperto a tutte le associazioni del volontariato, ambientaliste, alle cooperative del sociale per contrastare l’illegalità della povertà.
“Vogliamo uscire dalla crisi tutti e tutte insieme, con una visione e delle proposte concrete che sappiano difendere l’interesse generale, restituendo speranza nel futuro” . Affermano i promotori.
Abbiamo sentito a proposito, Rosario Stornaiuolo, Presidente Federconsumatori Campania e referente regionale della campagna ‘Miseria Ladra’: “La situazione è davvero complicata e forte, oramai nel nostro paese si parla di vecchia e nuova povertà, in quanto i numeri parlano di una crescita economica inferiore alla Grecia, con dieci milioni di poveri ‘relativi’, cioè che non hanno la garanzia del pasto , e sei milioni di poveri ‘assoluti’ che un pasto non posso permetterselo. La questione diventa però quasi esclusivamente relativa al Sud del paese, perché la Campania ha lo stesso numero di poveri, della somma di tutte le regioni del Nord, ed il Sud lo stesso numero di poveri del resto del paese. Il Nord vede barlumi di speranza per uscire dalla crisi mentre il Sud resta avvolta in questo oblio. La situazione occupazionale del Sud è equiparabile a quella del 1977, in quanto in Campania, la regione più giovane d’Italia, i giovani scappano via, nel Sud circa un milione e settecentomila giovani, non studiano ne lavorano ne sono iscritti al collocamento. Noi aderiamo con forza a questa iniziativa, perché senza Sud il paese non cresce. I dati eclatanti, si riflettono ovviamente sui consumi, in Campania in un anno una famiglia consuma il trentatre per cento in meno rispetto ad una veneta. Inoltre la presenza di Moni Ovadia, serve a scuotere le coscienze culturali, per parlare alla gente, ed agli artisti, per riaffermare l’importanza della cultura come deterrente della povertà, in quanto la crisi ha chiuso cinema, teatri e ristoranti. Abbiamo avuto già tanti riscontri di presenze del mondo della cultura come Enzo Gragnaniello, Ramaglia, Maurizio De Giovanni e tanti altri. L’espressione chiave di questa giornata è quella detta da Don Milani e ripetuta più volte da Don Ciotti, Liberiamoci della povertà che è la più grave tra le malattie“.
Redazione
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