Passata un po’ in sordina nei giorni scorsi inizia a rimablzare sui media la notizia della candidatura di Julian Assange al Senato australiano.
Il fondatore di Wikileaks ha dato l’annuncio si questa di sua decisione attraverso il social Twitter, twittando che sarà “un fiero difensore della libertà dei media” e che userà le immunità parlamentari per prevalere sulle “costrizioni eccessive” al libero accesso alle informazioni.
Nonostante l’inventore del sito che svelava segreti internazionali sia agli arresti domiciliari la legge dello stato australiano gli consente ugualmente di candidarsi e, dato il clamore mediatico che lo ha accompagnato in questo ultimo anno, potrebbe anche avere delle chance di spuntarla.
Ciro Oliviero