Home / Magazine / WebGiornale / Cultura / Ad Afragola e a Casapesenna beni confiscati alla camorra tornano alla collettività grazie al Pon Sicurezza

Ad Afragola e a Casapesenna beni confiscati alla camorra tornano alla collettività grazie al Pon Sicurezza

Due nuovi progetti approvati nell’ambito del PON Sicurezza per il recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata in Campania. Diventano così 57 in totale le proposte di riqualificazione e riutilizzo dei beni confiscati ammessi a finanziamento nell’ambito del Programma.
Il progetto presentato dal comune di Afragola (NA), denominato “La fattoria della legalità”, riguarda il recupero di un bene confiscato al clan Magliulo dove realizzare un canile e un centro di aggregazione sociale. La proposta, che ha ricevuto un finanziamento di oltre 2 milioni di euro, prevede, su un terreno di 116mila mq in località Cantariello, la nascita di una struttura integrata di cura e accoglienza per animali, ma anche di un parco destinato alla comunità con coltivazioni di frutteti e piante di fiori. Oltre al rifugio per cani abbandonati, all’interno del centro è previsto lo svolgimento di attività di educazione alla legalità e al rispetto degli animali dedicate ad un pubblico di ragazzi e adolescenti, la realizzazione di un punto bar e uno spazio di degustazione e vendita delle primizie coltivate all’interno del frutteto. Il canile, oltre all’area destinata a rifugio vero e proprio, comprenderà uno spazio per gli esercizi e le attività di allenamento dei cani, un’area giochi per bambini con la possibilità si svolgere attività di pet therapy. Le attività saranno gestite da due cooperative sociali (una per la gestione del canile e l’altra per le attività agricole) così da favorire l’inserimento sociale di soggetti svantaggiati come minori a rischio, donne vittime di sfruttamento, ex detenuti, ex tossicodipendenti.
Un secondo progetto è stato presentato dal Consorzio Agrorinasce che riunisce sei comuni tutti in provincia di Caserta (Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Casapesenna, S. Marcellino, S.Maria La Fossa e Villa Literno). La proposta interessa due beni immobili: uno confiscato a Luigi Venosa, conosciuto come O’Cocchiere e un secondo ad Alfredo Zara. Nel primo – situato a Casapesenna in via Cagliari – troverà spazio un Centro di aggregazione giovanile per l’arte e la cultura, mentre un secondo edificio in via Raffaello diventerà un Ostello della gioventù.
Le due strutture avranno una funzione strettamente integrata, con il principale scopo di attirare i giovani, favorire gli scambi interculturali e la socializzazione e prevenire fenomeni di disagio giovanile. Nel centro giovanile troveranno spazio una sala lettura, una sala per incontri e mostre, laboratori di pittura, ceramica e scultura e un caffè letterario. Il finanziamento in questo caso ammonta a 1.299.000 euro.

Comunicato stampa

Vedi Anche

Gegè Telesforo: “Il segreto? E’ scegliere i partners giusti. Io e Arbore due afro-meridionali curiosi”

Si intitola “Big Mama Legacy” il quindicesimo album di Gegè Telesforo pubblicato lo scorso 1 …