
Sul palco, oltre a De Vita, Luca Marra, Dimitri Tetta, Francesca Esposito, Stefania Spanò.
La giovane compagnia, formata per la maggior parte dagli ex allievi del laboratorio di Michele Monetta, porta avanti un progetto di teatro che, per la capacità di ricerca di nuovi codici comunicativi, rappresenta un unicum sul territorio campano e in Italia.
Sfruttando al massimo le potenzialità segniche dell’arte della scena, I Pedoni dell’Aria, con “Trasumanar”, mettono in atto l’idea poetica e poíetica di bellezza, la cui aura di perfezione divina si può cogliere solo nell’immagine di un click. Bellezza istantanea, da immaginetta sacra, potremmo definirla: le riviste patinate ci restituiscono in parte la forma di questo assoluto compimento di se stessi, estremamente visibile nell’immobilità fotografica, ma che presuppone un continuo movimento, un andare costantemente oltre l’incompiutezza e l’imperfezione umana, verso qualcosa di superiore, in direzione di un’idea di perfezione, con la convinzione che vivere sia cercare di arrivarci.
Attraverso un lavoro di scoposizione e ricomposizione di processi consci e incosci, questo lavoro dà vita ad una necessaria operazione di ricomprensione dei nostri tempi.
Comunicato stampa