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Lesbia Janeth Urquìa: l’ennesimo nome aggiunto alla lista degli oltre 50 ambientalisti e attivisti uccisi nel 2015 a sud del Guatemala.
Insieme alla sua collega Berta Cáceres, anch’essa assassinata nello scorso marzo, l’attivista faceva parte del consiglio dei popolo indigeni d’Honduras, impegnandosi costantemente nella lotta alle speculazioni territoriali in difesa dei diritti delle popolazioni locali. il 7 luglio 2016 è stato ritrovato il corpo senza vita di Urquìa, a 160 km ad ovest della capitale Tegucigalpa.
Secondo il comunicato dell’associazione ambientalista di cui entrambe le donne facevano parte “La morte di Lesbia Janeth è un femminicidio di stampo politico che cerca di mettere a tacere la voce delle donne che con coraggio difendono i propri diritti”, condannando le stesse autorità le dirette responsabili dell’omicidio.
Come testimoniato dalla figlia di Cáceres, il clima politico honduregno pare continui ad esercitare una potente forza ostile nei confronti di quanti ogni giorno si impegnano nella difesa dei diritti dei popoli e dell’ambiente.
Berta e Lesbia: adesso solo giustizia.
Fonte: left.it
