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Casa del Mandolino: Un sogno diventato realtà grazie al crowdfunding

Nel 2015 a Napoli nasce uno dei progetti più ambiziosi degli ultimi anni, cioè quello di dare una casa stabile all’Accademia Mandolistica Napoletana, un luogo in cui ritrovarsi ad ascoltare i suoni dello strumento icona della cultura partenopea. La Casa del Mandolino non è soltanto un sogno ma sta prendendo forma ogni giorno che passa grazie ai tanti musicisti dell’Orchestra che trasmettono l’amore per le note e per questo strumento, formando anche nuovi talenti nella Basilica di San Giovanni Maggiori a Napoli. Dell’Accademia e dei tanti progetti in cantiere ne abbiamo parlato con Mauro Squillante, direttore artistico della Mandolino Orchestra.

-Come è nato il progetto della Casa del Mandolino?
Il progetto risale a un bel po’ di tempo fa, quando a vent’anni decisi di conseguire a Padova il primo diploma di mandolino del sud. All’epoca solo nel conservatorio veneto era possibile studiare accademicamente il mandolino…Il mio pallino fu ed è ancora, quello di riportare a casa propria lo strumento e tutta la cultura che rappresenta. Così dall’Accademia Mandolinistica Napoletana, ripresa da me che ne sono il presidente e da Leonardo Massa, direttore artistico, nel 1992, nasce un progetto di condivisione che mira alla realizzazione di concerti, ma anche alla formazione dei giovani, degli appassionati, tanto da prevedere diverse tipologie di corsi, dall’amatoriale al professionale, nonché l’esposizione di strumenti. Dunque la Casa del Mandolino, la musica, come un potente attrattore turistico-culturale e quindi come occasione di lavoro -questo mi auguro- per i giovani che vogliono dedicarsi alla cultura di Napoli attraverso il mandolino.

-Avete avviato una rete di crowdfunding da poche settimane, come si è concluso?
Sì, il progetto di crowdfunding si è da poco concluso. E’ stato un percorso che ci ha fatto riscontrare la simpatia del pubblico e di musicisti sia in Italia che all’estero. Tra i primi a sostenerci ricordiamo la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri che ospita i nostri concerti nella Basilica di San Giovanni Maggiore, ma anche i liutai e poi tanti che hanno letto del nostro progetto, ci hanno ascoltato e hanno deciso di dare il loro sostegno. Siamo impegnati al momento tra l’organizzazione delle ricompense, dei concerti (tra cui quello di Pasqua che avrà luogo domani alle 20.30 in Basilica) e del campus internazionale di mandolino, che realizzeremo quest’anno ed a cui hanno già aderito mandolinisti da tutti i continenti.
-Il 19 marzo scorso avete partecipato al concerto dedicato alla memoria di Pino Daniele insieme ad altri musicisti ed artisti partenopei, come vi siete sentiti nel portare l’antica arte del mandolino in un contesto così contemporaneo?
Il quartetto della Casa del Mandolino -Mandolino Liberato- (che nasce con l’intento di affrontare repertori di confine) composto da me, Luca Petrosino, Daniele La Torre e Marco Vidino, ha accompagnato Claudia Megré in “PuTESSE essere allero”, Monica Sarnelli in “Lazzari felici”, Mbarka ben Taleb in “Anna Verrà”. Una delle cose più emozionanti è stata aprire il concerto con “Napule è” intrecciata con “Us and Them” dei Pink Floyd. L’idea è stata di Federico Vacalebre che aveva ascoltato “Dark side of the mandolin”, uno dei recenti progetti discografici che mi vede protagonista… Dopo i Pink Floyd, il pubblico si è sciolto appena ha sentito le note di Napule è e l’emozione è stata davvero tanta. Infine abbiamo accompagnato Nello Daniele sempre in “Napule è”, ma in realtà cantava tutto il Palapartenope.
Siete molto attivi anche nel pubblicizzare le vostre attività ed i vostri concerti, infatti avete partecipato alla Borsa Mediterranea del Turismo in programma questo weekend a Napoli. Cosa ci raccontate di questa esperienza?
Siamo già stati alla Borsa Internazionale del turismo a Milano, lo scorso febbraio, grazie all’ospitalità della Fiavet e in particolare di Ettore Cucari e domani e dopodomani sarà la volta di Napoli. Desideriamo interagire con gli operatori turistici, programmare concerti per i turisti e attività che coinvolgano il pubblico e i musicisti. Vogliamo offrire vari servizi, a partire dalla didattica: essere un centro di produzione di nuove musiche e di riscoperta di antiche composizioni. Insomma un progetto ben articolato. Tutti i nostri eventi sono reperibili sul sito www.casadelmandolino.eu, oppure sul gruppo pubblico facebook “Casa del Mandolino”. Per ogni tipo di informazione o curiosità, potete scriverci a: casadelmandolinonapoli@gmail.com

 

Nicoletta De Vita

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