L’obesità può essere considerata una forma di disabilità. È la conclusione a cui è giunto Niilo Jaaskinen, avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione europea, sulla causa intentata da un cittadino danese contro il datore di lavoro, ora si attende il parere dei giudici. Secondo l’avvocato, infatti se l’obesità, ritenuta patologica, costituisce motivo per cui non è più possibile svolgere una normale vita sociale, e quindi recarsi sul luogo di lavoro, può ritenersi una vera e propria disabilità. Secondo questo ragionamento risulterebbe quindi illegittimo questo licenziamento, poiché la direttiva 78 del 2000 vieta ogni discriminazione sul lavoro basata su motivi di religione, di credo, di disabilità, di età e di orientamento sessuale.
Fabio Noviello