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La green economy degli orti urbani

Gli orti urbani sono la risposta al controllo del territorio in molti Paesi europei, che hanno ormai assimilato una tradizione di sfruttamento e coltivazione degli spazi verdi pubblici, all’interno delle aree metropolitane. Nonostante in Italia spesso i comuni non siano dotati proprie delibere per consentire la coltivazione delle aree verdi, non è raro trovare esempi di questo tipo, soprattutto nei piccoli centri, dove la conformazione urbanistica della città lo consente.

Ma la vera rivoluzione, tutta green, affermano gli esperti coltivatori urbani, è tutta contenuta dentro un’adeguata risposta istituzionale, che renda facile l’accesso alle parti di territorio spesso abbandonate e degradate. Oltre a ridare vita ad un pezzo di verde nelle nostre città, riuscendo a raccogliere i frutti di quanto coltivato in proprio, quella degli orti urbani è un’occasione per dare una risposta al controllo del territorio, alla riduzione dei rifiuti, ad una maggiore valorizzazione dell’arredo urbano, oltre che naturalmente una spinta significativa della green economy dal basso.

Perciò, ritengono gli amanti del verde e coltivabile in città, è necessario mobiltare la società civile premendo sulla politica locale, per far partire un’adeguata valorizzazione del territorio. Promuovendo ad esempio bandi pubblici per l’assegnazione delle risorse verdi delle aree metropolitane. A tal proposito il 19 luglio alle 19.00 a Roma, nell’ambito della festa dell’Unità, si aprirà un dibattito sul tema, dal titolo “ti presento i miei orti e giardini condivisi”.

Fonte: www.globalist.it 

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