Home / Magazine / Vittime Innocenti / Vittime innocenti: 5 marzo

Vittime innocenti: 5 marzo

  • 1983 Pasquale Mandato
  • 1997 Michele Lerna
  • 2000 Ferdinando Liguori
  • 2015 Domenico Martinucci

1983
Pasquale Mandato
Maresciallo di 44 anni
Ucciso a Santa Maria Capua Vetere (CE)

Pasquale Mandato era un Maresciallo degli Agenti di Custodia. In servizio presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, era responsabile dell’Ufficio matricola e vice Comandante dell’istituto. Il 5 marzo alle 8 del mattino si recò in una rivendita di tabacchi per acquistare un foglio di carta bollata per il primo dei suoi tre figli. All’uscita del negozio venne circondato da tre autovetture da cui partirono una serie di proiettili sparati da una lupara, una mitraglietta e una pistola. Soccorso dai suoi stessi colleghi, fu trasportato in ospedale dove giunse senza vita.


1997
Michele Lerna
Commerciante
Ucciso a San Michele Salentino (BR)

Michele Lerna era un commerciante di San Michele Salentino e fu ucciso mentre si trovava a letto, in casa sua, da Vito Di Emidio, detto Bullone, durante una rapina finalizzata al finanziamento della Sacra Corona Unita.


2000
Ferdinando Liguori
Operaio di 22 anni
Ucciso a Giugliano (NA)

Ferdinando Liguori era un giovane operaio di Casavatore che fu ucciso da un colpo di pistola che gli tranciò l’arteria femorale. La lite tra il giovane e i suoi assassini cominciò dapprima, all’interno della discoteca MyToy per un’occhiata da troppo ad una ragazza, per la quale intervenne la sicurezza che allontanò i giovani. Una volta in macchina Liguori e i suoi amici furono affiancati da un’altra vettura dalla quale uscirono diversi colpi di pistola e uno di questi colpì alla coscia la vittima, seduta sul sedile posteriore.


2015
Domenico Martinucci
Calciatore di 27 anni
Ucciso ad Altamura (BA)

Domenico Martinucci era un calciatore di 27 anni e si trovava all’interno di una sala giochi durante un attentato dinamitardo la notte del 5 marzo. Fu la mafia locale a piazzare una bomba, in una guerra di potere per il controllo dello spaccio di droga, delle estorsioni e del business delle slot machine. Il proprietario del Green Table, la sala giochi, si era rifiutato di tenere ancora attive le macchinette.