Napoli. Disabili dimenticati ed invisibili. Questo recita uno striscione affisso al cancello di ingresso dell’istituto Martuscelli. Emblematica e veritiera la breve frase che sintetizza di fatti la situazione in cui versano gli ospiti della struttura, così come i dipendenti e gli stessi genitori di quanti lo frequentano.
Nato nel 1873 l’istituto Martuscelli rappresenta una struttura d’eccellenza specializzata nell’accoglienza e nel trattamento dei non vedenti e degli ipovedenti. Un esempio di funzionalità in Campania e Non solo. Come racconta nel servizio di Radio Siani la direttrice amministrativa Vincenza Avino il centro rischia la chiusura nei prossimi mesi. La struttura fa riferimento al ministero dell’Istruzione che, ad oggi, ancora non si è espresso sulla eventuale riorganizzazione dell’istituto. A fine giugno i convittori torneranno presso le proprie famiglie per le vacanze estive, come ogni anno, ma potrebbero non fare ritorno a settembre.
Il 18 novembre 2014 Luisa Franzese, direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, scriveva che vista “l’impossibilità da parte dei revisori dei conti di esprimere il prescritto parere sul conto consuntivo 2013” e che “constatata altresì la mancanza di una dettagliata relazione e la formulazione di proposte e iniziative tese al superamento delle criticità evidenziate, delibera di non approvare il conto consuntivo per l’anno 2013, riservandosi di adottare ogni necessario provvedimento per la soluzione della gravissima situazione amministrativo contabile dell’Ente”.
Nel servizio realizzato da questa web radio anche Gilda Sportelli, educatrice e responsabile del reparto educativo, e Giuditta Greco, convittrice, si chiedono come il Miur e l’amministrazione locale abbiano potuto permettere che il Martuscelli arrivasse a versare nell’attuale situazione. La scellerata gestione negli anni ha portato la struttura ad oggi a trovarsi indebitata di sei milioni di euro.
Ciro Oliviero e
Giuliana Taranto
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