Riesce difficile immaginare che, nonostante le difficoltà economiche e lavorative che si riscontrano da anni in Italia, nessuna azienda partecipasse ai bandi per l’abbattimento di una casa. Riesce invece facile comprendere il motivo se la casa abusiva in questione è dei boss della famiglia Pesce di Rosarno Giuseppe Bonarrigo, di 78 anni. Fra poco si potrà scrivere che era di proprietà del boss, dato che un imprenditore edile ha deciso di demolirla. Sarà l’azienda di Gaetano Saffioti, imprenditore che da diciassette anni vive sotto scorta per avere denunciato vari livelli della ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro.
A breve la costruzione, realizzata in un’area archeologica, sarà dunque demolita. Come riporta il Quotidiano del sud, nonostante tutti gli atti fossero stati istruiti da più di dieci anni, nessun imprenditore edile aveva mai partecipato ai bandi di gara istituiti per l’aggiudicazione dell’appalto per la demolizione dell’abitazione abusiva.
La costruzione era entrata nel patrimonio indisponibile del Comune di Rosarno nel 2003, quando venne definitivamente confiscata.
Ciro Oliviero