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A Marigliano il “Festival dei diritti dei ragazzi”

“Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose” (A. de Saint-Exupèry)

“Provate ad essere come bambini, non fate le cose perché necessarie, ma liberamente e per amore”. Questa citazione di Thomas Merton racchiude il senso del “Festival dei diritti dei ragazzi”, in programma a Marigliano (Napoli) dal 20 novembre al 7 dicembre. Tre settimane di incontri, dibattiti, appuntamenti, convegni che avranno un solo protagonista: i ragazzi.
“Minore” a chi?, si sono chiesti gli organizzatori, “minori” rispetto a cosa? La risposta è stata semplice e immediata: minori rispetto a un mondo di adulti maggiorenni ai quali è riservato il potere di decidere, organizzare e vivere la vita nelle nostre città. Troppo speso i ragazzi vengono dimenticati.

Dopo un fiorire negli anni scorsi di iniziative e progetti che tendevano a riprogettare le città a dimensione dei ragazzi e dei bambini, soprattutto grazie al fervore di iniziative e finanziamenti seguiti alla legge 285 del 97, la parola “minore” sembra essere tornata ad essere soltanto un “aggettivo”.
A fronte di una società che sembra procedere sempre più spedita sul fronte dei cosiddetti diritti individuali, si registra un notevole arretramento sul fronte dei diritti essenziali dei bambini e dei ragazzi che, nel migliore dei casi sono l’appendice “minore” del mondo degli adulti, in una concezione della vita ancora adultocentrica. Pensiamo all’organizzazione delle città in termini di spazi per gioco e socializzazione; alle condizioni in cui versa l’edilizia scolastica e la stessa organizzazione di alcune istituzioni scolastiche; alla mancata offerta di servizi per la prima infanzia; alla persistente diffusione di maltrattamenti, abusi e violenze, soprattutto entro le mura domestiche e alla conseguente necessità di allontanare i bambini dalla propria famiglia.
Per tutti questi motivi, accanto ai vari festival che si sono diffusi nella nostra penisola, gli organizzatori di “Minore a chi?” vogliono aprire uno spazio di confronto, riflessione, incontro sui diritti dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, affinché cresca l’attenzione alla tutela dei loro diritti e al loro protagonismo nella comunità.

Comunicato stampa

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