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Chiude la discarica Cava Sari

 

La Rete dei Comitati vesuviani  nell’apprendere ufficialmente dalla Sa.P.Na che domenica 20 maggio chiude la discarica ex SARI nel Parco nazionale del Vesuvio a fronte di oltre 1 milione di tonnellate di materiale  “tal quale”  ingoiato in questi tre anni, sollecita le Amministrazioni vecchie e nuove dei Comuni del Parco a rendere operativo l’accordo di programma dell’area vesuviana sul ciclo dei rifiuti, unica strada per evitare altre catastrofi ambientali come quella che ha determinato la discarica SARI. Allo stato non c’è altra strada che il conferimento agli Stir (Tufino e Caivano) o analoghe iniziative come quelle intraprese dal Comune di Napoli che, pur non costituendo la soluzione, possono determinare  un respiro temporaneo a nuove criticità incombenti visto l’immobilismo istituzionale sull’impiantistica necessaria. A tutt’oggi degli impianti di compostaggio aerobici e anaerobici previsti non c’è traccia, di riduzione a monte manco a parlarne, di Raccolta Differenziata di qualità men che peggio e soprattutto assenza di un Piano per i Rifiuti speciali e nocivi e del Registro regionale dei Tumori. Sembra che tre anni di battaglie, conflitti, proposte e iniziative a tutti i livelli non siano servite a nulla. Siamo là dove eravamo partiti. E in più ci ritroviamo un territorio vergognosamente inquinato e da mettere in sicurezza e col rischio di una nuova discarica a S. Anastasia ipotizzata dal commissario Vardè. Ed è su questo punto, che riteniamo prioritario, che da qui in avanti concentreremo i nostri sforzi chiedendo a tutti, in primis alle Amministrazioni pubbliche e alla cittadinanza attiva a mobilitarsi per garantire al più presto possibile le necessarie bonifiche e il rispetto della normativa di tutela delle aree protette. Il Parco del Vesuvio sta morendo e le responsabilità  sono ben chiare. Da qui in avanti occorre vigilare affinché, in via preventiva, si blocchi ogni scelta che vada a minacciare la biodiversità dell’ecosistema vesuviano. Messa in sicurezza, bonifica del territorio e tutela della salute dovranno costituire l’impegno unitario di coloro che hanno a cuore il futuro dell’area e dei suoi abitanti. Per tutto quanto esposto, fin dalla prossima settimana la Rete dei Comitati vesuviani, promuoverà una manifestazione popolare con tutti i cittadini del territorio vesuviano per dare concretezza alle richieste di bonifica.

 Comunicato Stampa

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