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Il Consiglio approva la trasformazione dell’Arin nell’ Azienda Speciale ABC – Acqua Bene Comune

Un’importante data, quella del 26 ottobre, segna l’inizio di una nuova fase nella gestione del servizio idrico cittadino.
Il Consiglio comunale, sotto la presidenza di Raimondo Pasquino, si è infatti riunito per discutere e approvare la delibera n. 942 di proposta al Consiglio: Indirizzo per la trasformazione dell’ARIN S.p.a. in Azienda Speciale e approvazione dello schema di statuto. Nella stessa seduta, il Consiglio ha approvato anche altri due importanti provvedimenti: l’istituzione del Forum comunale dei Diritti e delle Pari opportunità e la ratifica per la realizzazione degli eventi concernenti l’America’s Cup.
“Questo percorso di pubblicizzazione dell’acqua – ha assicurato l’Assessore ai Beni Comuni Alberto Lucarelli – ha visto Napoli protagonista sul piano nazionale. Il Sindaco de Magistris ha infatti voluto fortemente un assessorato che si occupasse di acqua pubblica e di democrazia partecipativa”.
Tra le principali novità, la scelta di un modello giuridico pubblico da associare al bene comune, l’obbligo di reinvestire gli utili e migliorare le infrastrutture con progetti di interesse collettivo, la partecipazione dei cittadini alle scelte e l’attribuzione di un potere consultivo ai lavoratori attraverso il comitato di sorveglianza. Con l’Azienda Speciale, anche un ruolo nuovo al Consiglio comunale, non solo di indirizzo ma anche di gestione, come l’approvazione di atti fondamentali dell’Azienda, ad esempio il bilancio. La previsione di un Piano e di un Bilancio ecologico partecipato consentiranno inoltre al Comune di Napoli di essere di esempio, nella rete virtuale dei comuni italiani, su un disegno di legge di iniziativa popolare.
Grande soddisfazione anche nelle parole del Sindaco de Magistris che, dopo aver ringraziato il Movimento per l’acqua pubblica per il contributo offerto, ha precisato: ”l’assessorato ai beni comuni, pur senza portafoglio, ha grande valenza politica e, dopo l’acqua pubblica, continueremo a lavorare anche su altri beni comuni come il mare, il territorio, internet perché appartengono ai cittadini e, pur non producendo utili in senso capitalistico, producono però utilità sociale. Oggi, da Napoli, vogliamo portare avanti modelli sociali partecipativi ed insieme, Giunta, Consiglio e popolo, dobbiamo consolidare i momenti di unità per superare la crisi”.
L’Assessore al Bilancio Riccardo Realfonzo, nel ribadire l’importanza dell’atto, ha sottolineato che il ritorno alla gestione pubblica
dell’acqua a Napoli si è resa necessaria dopo l’esperienza della privatizzazione che aveva determinato un notevole aumento delle tariffe. “Sul piano fiscale – ha precisato Realfonzo- vale il principio della neutralità e la trasformazione in Azienda Speciale, società di diritto pubblico, consentirà un controllo pieno e totale sull’attività dell’Azienda”.
Quanto alla presenza degli ambientalisti e dei lavoratori nel Comitato di sorveglianza, l’assessore Realfonzo ha detto: “vogliamo che la nuova società ABC – Acqua Bene Pubblico nella gestione del servizio pubblico si estenda maggiormente sul territorio e che il sistema delle tariffe proceda nel sociale attraverso un meccanismo redistributivo in quanto l’acqua rappresenta un bene comune”.
Un primo storico passo verso la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché prima effettiva attuazione del voto referendario in una grande città, una occasione speciale testimoniata anche dalla presenza attenta e partecipativa, in Aula, di Padre Alex Zanotelli e del comitato acqua pubblica Napoli.

Comunicato stampa

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