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Kratos Fiano Paestum igt 2012 di Maffini

Di recente mi sono inventata un termine, la “fianitudine”, una sorta di desiderio estremo di stappare una bottiglia di ottimo fiano, ma anche di nostalgia verso i vigneti ed i personaggi che lo producono. Il fiano è un vino bianco di grande personalità e tra i più amati in Italia. I suoi luoghi di eccellenza sono senza ombra di dubbio in Irpinia dove si esprime al massimo ed il terroir gli conferisce una tale energia da non temere alcuna sfida del tempo. Anzi, in questo areale è considerato un alleato fortunato. Ritrovo in cantina il Kratos 2012 di Luigi Maffini, vino del quale sono fan da tempo, e devo dire che pur trovandosi l’azienda in altro territorio, il selvaggio Cilento, precisamente a Giungano, si racconta in maniera molto interessante, senza avere nulla da invidiare al cugino irpino. Ho un ricordo bellissimo della casa di Luigi e Raffaella immersa tra i vigneti sulla collina, in posizione dominante e con grandi finestre che danno la sensazione di abitare la vigna, di esserne parte in uno scambio simbiotico e costante. Funziona così per chi, come loro, sceglie di dedicarsi totalmente al proprio vino e investe su di questo ogni energia. La strada è stata lunga per loro, dura la scelta di vivere a Giungano, luogo meravigliosamente immerso nella natura, ma isolato dal resto del mondo. Mi piace la schiettezza del Kratos, cruda e nuda in certi tratti, senza giri di parole. Lo amo più del celebre Pietraincatenata, l’etichetta di punta dell’azienda, per i motivi che ho appena citati. Allo stesso tempo è un passionale per la sua intensità e profondità che coinvolgono sia al naso che al palato. Decisamente mediterraneo nei profumi di erbette aromatiche, a tratti agrumato, pieno e veloce al sorso sulla spinta della freschezza che gli conferisce una energia vibrante. Il suo sapore si fa gustare a lungo, è in un certo senso un vino versatile, può accompagnare cibi frugali come piatti di mare più raffinati. In questa serata di ricordi d’estate, l’ho abbinato agli spaghetti ai ricci di mare, un piatto che adoro e che si gioca tutto in pochissimi minuti di preparazione ed in tre semplici ingredienti: le uova dei ricci, l’olio extravergine e un po’ d’aglio. Anche in questo caso c’è l’ingrediente segreto per realizzarlo al meglio, qualche goccia di limone a crudo e la sua buccia grattugiata.

 

Marina Alaimo

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