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Festival Ville Vesuviane. Le risposte non collimano

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Ercolano il consigliere dell’Idv Perna ha presentato un’interrogazione relativa alle spese e alla gestione dell’annuale edizione del Festival delle Ville Vesuviane. Il documento presentato lo scorso giovedì da Perna pone domande specifiche sulla gestione dell’intero evento in ogni sua parte specifica. Sui numeri. Da quelli dell’affluenza a quelli delle spese. Sulle scelte. Dalle gare agli aggiudicamenti. Alle sedici domande del consigliere di maggioranza ha provato a rispondere l’assessore Irene Coppola. Un ultimo atto, per la dimissionaria all’indomani del consiglio, delegata al turismo e alla cultura che sa tanto di risposta arrangiata. Sembra sottendere che qualcun altro arriverà al posto suo e provvederà a dare un eventuale seguito a quel discorso aperto da Giampiero Perna. Nello stesso preambolo della risposta in sostanza lo dice la Coppola. La sua è una risposta politica. Rimanda al dirigente, anch’esso chiamato in causa nell’interrogazione, per eventuali risposte di carattere tecnico. Forse è troppo facile tirarsi fuori in questo modo. I dettami al dirigente li dà l’assessorato di riferimento. Domande poste anche al dirigente Paola Tallarino, nella qualità di Dirigente Settore Finanze e Turismo e Cultura, quale Responsabile Unico del Procedimento, e a Paolo Romanello, quale Direttore Artistico della manifestazione.
Numero di risposte pari a quello delle domande. La mancanza sta nell’entità, nel contenuto di quelle risposte. Esempio lampante risiede nell’incasso dei biglietti. Se è vero che le presenze sono state 8780 i calcoli dell’incasso non trovano raccordo. Con una media di venti euro a tagliando la cifra complessiva si dovrebbe aggirare intorno ai centosettantamila euro. Nella risposta del dirigente si legge che l’incasso è a pari ad ottantanovemila euro. Mancherebbero all’appello poco meno della metà dei soldi che sarebbero dovuti andare in cassa. Altra questione sulla quale la risposta non è arrivata riguarda la percentuale di biglietti omaggio.
“Quali criteri hanno adottato gli Uffici Comunali – si chiedeva al punto otto Perna – per la scelta delle aziende invitate a presentare le offerte per le gare ufficiose svolte, e quali motivazioni economiche e tecniche sono state privilegiate nella scelta delle aziende coinvolte?”. La risposta del dirigente Tallarino rimandava alla richiesta di collaborazione dell’Ente Ville Vesuviane per la “notevole esperienza avendo curato l’organizzazione del Festival per ben 23 anni; il criterio di aggiudicazione è stato per l’offerta al maggior ribasso, eccetto che per la gara per le luminarie che prevedeva il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”. Risposta che non collima per nulla con la domanda.
Altro punto di enorme interesse riguarda la gara di aggiudicazione per la costruzione del palco. Delle cinque ditte invitate una sola poteva rispondere, e dunque vincere, in quanto l’unica che avesse una ragione sociale che prevedesse tale servizio.

Ciro Oliviero

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