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Terra, le due dimensioni futurealistiche di Roberto Caccioppoli

Terra, lavoro del gruppo “Fare arte e cultura”, con la regia curata da Riccardo Marotta, insieme al lavoro di Roberto Caccioppoli e Sara Missaglia, porta in dote al Teatro Serra, una visione futurista e apocalittica, sulla madre terra, capace nella sua illogicità ormai raggiunta, di farci interrogare sui comportamenti attuali della razza umana, talvolta futili, quanto tesi all’indifferenza. Un filo narrante, che appare come un interrogativo costante, che accompagna lo spettatore in una deriva incessante e alienante, causata dall’umanità, con la sua apatia, verso le tematiche sociali e ambientali. Uno specchio, dove si riflette il mondo di sotto e l’Eden, attorniato, dalla finzione del reality show, che trasuda di competitività, e apparenza, con una società non troppo distante, seppur ideata nel futuro prossimo, dai tempi attuali, e che consegna un lavoro teatrale arguto, visionario e pungente.

Sergio Cimmino

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