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Vittime innocenti: 7 aprile

  • 1992 Stefano Ceratti
  • 1994 Antonio D’Agostino

1992
Stefano Ceratti

Cardiologo di 55 anni
Ucciso a Bianco (RC)

Stefano Ceratti era un medico cardiologo e svolgeva la professione a Bianco e Caraffa del Bianco. In quest’ultimo paesino si occupava anche di politica: segretario comunale DC, era stato eletto consigliere comunale e indicato quale capogruppo di minoranza.

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La sua attività politica era incentrata al contrasto del malaffare politico-mafioso specie nel settore degli appalti pubblici, e, a tale scopo, aveva esposto varie denunce sia in consiglio comunale che alla magistratura e al prefetto. Ceratti viene ucciso il 7 aprile 1992 all’interno del suo ambulatorio a Bianco mentre eseguiva un elettrocardiogramma a Bruno Moio, pensionato che venne arrestato per non aver fornito indicazioni sul killer nonostante fosse presente al momento dell’omicidio. Il killer, entrato nello studio del medico a volto scoperto, colpì Ceratti alla testa, con cinque colpi di pistola calibro 7,65.

1994
Antonio D’Agostino

Fiorario di 23 anni
Ucciso a Napoli

Antonio D’Agostino era un testimone pericoloso: aveva visto in faccia gli assassini di Carmine Amura. Era stato ucciso in un agguato, Amura, perché l’anno prima, in alcune trasmissioni televisive aveva denunciato i presunti killer del fratello Domenico, insieme con sua madre, Anna Dell’ Orme, come lui giustiziata a colpi di pistola nello stesso pomeriggio.

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D’Agostino era un testimone da far tacere per sempre. Il giovane fioraio è stato massacrato il 7 aprile a Casavatore da due sicari. Gli hanno scaricato addosso dieci proiettili: i killer si sono poi dileguati a bordo di una moto. Soccorso da alcuni passanti, il giovane è morto mezz’ ora dopo nell’ ospedale napoletano Nuovo Pellegrini.