Home / Magazine / Vittime Innocenti / Vittime innocenti: 21 novembre

Vittime innocenti: 21 novembre

  • 1987 Gaetano Miano
  • 1990 Pietro Caruso
  • 1990 Luigi Volpe
  • 1990 Salvatore Pellegrino
  • 2004 Gelsomina Verde

1987
Gaetano Miano
Panettiere di 29 anni
Ucciso a Catania

Gaetano Miano era un panettiere. Proprietario di un panificio in Via Vittorio Emanuele, nel centro storico di Catania, Gaetano era fratello di Francesco e Roberto Maino, capimafia catanesi divenuti collaboratori di giustizia al Maxiprocesso di Torino dal luglio 1984.

Continua a leggere…
Nonostante la parentela, Gaetano rimase sempre estraneo alle dinamiche mafiose e svolgeva in una tranquilla routine la sua professione. Proprio sfruttando la sua tranquilla routine, i killer lo aspettarono sotto casa alle 6:00 del mattino. Contro Gaetano vennero sparati sette colpi di calibro 38: raggiunto dai primi proiettili, l’uomo cercò scampo in un portone ma venne raggiunto e finito con tre colpi alla testa. Con la sua morte Cosa Nostra voleva indurre i fratelli Francesco e Roberto a interrompere la collaborazione con la giustizia.

1990
Pietro Caruso
Di 30 anni
Ucciso a Melilli (SR)

Pietro Caruso si trovava a bordo della sua motoretta quando i killer spararono sulla Fiat Punto di Vincenzo Gibilisco, pregiudicato di 50 anni che stava viaggiando con Giuseppe Pistritto, anch’egli rimasto ferito nell’agguato. La Fiat Punto rimasta con il conducente privo di vita investì Pietro, uccidendolo.


1990
Luigi Volpe
Di 32 anni
Ucciso a Riesi (CL)

Luigi Volpe è una vittima innocente di una feroce faida tra cosche rivali. Una serata di sangue a Riesi, un paese a 40 chilometri da Caltanissetta, quella del 21 novembre 1990. Le vittime designate dell’agguato, scattato poco dopo le 19.45 davanti al Bar della Gioventù, erano Filippo Marino, 39 anni, e Giuseppe Laurino, 41 anni. Due pregiudicati che facevano parte di uno dei clan che a Riesi sono in guerra per il controllo del territorio. I killer, tre o quattro a bordo di una Fiat Uno scura, hanno aperto il fuoco uccidendo Laurino. Marino ha tentato una disperata fuga durata solo pochi metri. I carabinieri, richiamati dagli spari, sono giunti proprio nel momento in cui stavano esplodendo il colpo di grazia. Dalla Uno sono partiti subito i primi colpi e nella piazza un uomo di 32 anni, Luigi Volpe, vittima innocente della furia omicida, cadde a terra senza vita.


1990
Salvatore Pellegrino
Titolare di minimarket di 48 anni
Ucciso a Pratella (CE)

Aveva inaugurato appena un mese prima il suo nuovo minimarket. Salvatore Pellegrino, 48 anni, non ha neanche avuto il tempo di vedere completato il nuovo negozio quando quella tragica sera, due killer hanno messo fine alla sua carriera di commerciante. A sparare è stato uno solo. Un colpo preciso alla tempia sinistra mentre Pellegrino stava ancora aprendo il cassetto della cassa, convinto di essere nel mirino di un rapinatore. Accasciato sotto il bancone, Salvatore Pellegrino non ce l’ha fatta nemmeno a vedere in faccia i suoi assassini. Pochi i dubbi che l’ omicidio di Pellegrino sia stata un’ altra esecuzione di mafia.


2004
Gelsomina Verde

Operaia di 21 anni
Uccisa a Napoli

Gelsomina Verde è stata una vittima della Camorra. Barbaramente torturata e uccisa a soli ventuno anni nel pieno della cosiddetta prima faida di Scampia, dopo le sevizie il corpo venne dato alle fiamme all’interno della sua auto.

Continua a leggere…
Si è ipotizzato che il cadavere della giovane donna, uccisa con tre colpi di pistola alla nuca dopo ore di torture, sia stato bruciato per nascondere le tracce dello scempio inflittole: l’omicidio di questa giovane, infatti, colpì notevolmente l’opinione pubblica per le sue modalità efferate e per il fatto che Gelsomina era del tutto estranea agli ambienti criminali. La ragazza lavorava infatti come operaia in una fabbrica di pelletteria e nel tempo libero si occupava di volontariato: la sua unica “colpa” era quella di essere stata legata sentimentalmente per un breve periodo a un ragazzo, Gennaro Notturno, entrato in seguito a far parte del cosiddetto clan degli scissionisti di Secondigliano; tale relazione si era peraltro conclusa diversi mesi prima del suo barbaro assassinio.