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Terre e giovani liberi dalle mafie – Catania – Podcast e gallery completa

“Non esiste angolo di terra che non sia stato percorso dal sangue di vittime dell’infima manovalanza delle cosche mafiose.

È terra seviziata da sciacalli delle cosche e miraggio per chi fugge dalla guerra e dalla fame. La nostra terra che non è semplice porzione di territorio limitato al Meridione, al Sud, ma i cui confini si estendono ben oltre, è ancora governata sovente in tacito accordo con la criminalità organizzata: talvolta è palese la sua esistenza altre invece agisce penetrando nella fitta trama sociale nella quale recluta la sua manovalanza, insidia e invade politica territoriale ed infine pervade copiosa nelle Istituzioni e tutto accade tra la complicità di alcuni e l’indifferenza di altri. Le analisi moderne del fenomeno della mafia la considerano, prima ancora che una organizzazione criminale, una “organizzazione di potere”: la sua principale garanzia di esistenza non sta tanto nei proventi delle attività illegali, quanto nelle alleanze e collaborazioni con funzionari dello Stato, in particolare politici, nonché del supporto di certi strati della popolazione.

 

Il 25 gennaio 2019 a Catania, daremo voce a chi lotta quotidianamente contro le mafie, con:

 

Franco La Torre – Figlio di Pio La Torre, ambientalista e pacifista italiano, esperto in cooperazione internazionale allo sviluppo, nel 1988 comincia a lavorare in Medio Oriente, Mediterraneo e Africa divenendo nel 1991 coordinatore residente a Gerusalemme dei progetti delle Ong del COCIS (Associazione di Ong italiane). È stato dal 1995 responsabile delle attività europee e mediterranee e quindi direttore di ECOMED l’Agenzia per lo Sviluppo Sostenibile del Mediterraneo della città di Roma, con cui si è impegnato nella cooperazione e nelle relazioni internazionali tra Roma e le città mediterranee. Dal 2002 per conto del Comune di Roma è stato responsabile, di “Roma per la Pace a Gerusalemme”, un’iniziativa per il rilancio del processo di pace in Medio Oriente, divenendo poi responsabile per il Mediterraneo, il Medio Oriente e per le attività inerenti agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio presso l’Ufficio Relazioni Internazionali del Gabinetto del Sindaco fino al 2008. Sul piano dell’attività antimafia, è stato Presidente della Consulta Antimafie della Provincia di Roma e membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio della Legalità della Fillea, del Comitato dei Garanti di SOS Impresa, associazione contro il racket e le estorsioni e della Commissione consultiva permanente di “Avviso Pubblico” – Associazione di enti locali e regionali per la formazione civile contro le mafie. È stato membro dell’Ufficio di Presidenza di Libera fino a dicembre 2015.

 

 

 

Salvo Vitale – Giornalista e attivista italiano, storico amico di Peppino Impastato, laureato in Filosofia all’Università di Palermo, ha insegnato Filosofia e Storia nei licei. Tra i suoi scritti: “Quasi un urlo di libertà” (Edizioni della Battaglia 1996), “Peppino è vivo” (Edizioni EGA 2008), “Onda Pazza” (Stampa Alternativa 2008), “Onda Pazza 2” (Stampa Alternativa 2009), “Radio Aut” (Edizioni Alegre 2008), “La radio dei poveri cristi di Danilo Dolci” (Navarra Editore 2008), “Amore non ne avremo” (Navarra Editore 2008), “Arrangiamenti. Rabbia in versi (2006-2011)” (Navarra Editore 2011), “Il tempo, i luoghi, gli uomini” (Navarra Editore 2013), “Cento passi ancora” (Rubbettino 2014). Attualmente scrive su ANTIMAFIADuemila e si occupa di educazione antimafia nelle scuole, cura il sito www.ilcompagno.it e collabora con l’emittente Telejato.

 

 

Elena Ciravolo – Presidente dell’Eco Villaggio Solidale “Fiori di Campo”, a Marina di Cinisi, in un bene confiscato alberato e fresco. Fiori di campo apparteneva a Vincenzo Piazza e fa parte della maxi-confisca alla mafia del 1993.
Dal 2012 è gestito dalla Cooperativa Sociale Libera-Mente che con l’aiuto di centinaia di volontari provenienti da tutto il mondo, lo ha ripristinato rendendolo un patrimonio comune, aperto a tutti, strappato alla criminalità organizzata.

 

 

Luciano Modica – Iscritto all’ordine dei Dottori Commercialisti e all’albo nazionale degli amministratori giudiziari, si occupa dal 2006 della gestione di aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. Ha iniziato dal basso con l’amministrazione di piccole attività commerciali sottoposte a sequestro fino ad arrivare via via alla direzione di imprese di grandi dimensioni.

 

 

Giuseppe Scognamiglio – Presidente della cooperativa Siani e Radio Siani, esperto di comunicazione sociale, militante politico ed attivista antimafia, tra i fondatori del progetto Radio Siani la Radio della Legalità, con sede in un bene confiscato al Boss Giovanni Birra in Ercolano (NA), intitolata alla memoria del giovane cronista napoletano Giancarlo Siani, vittima innocente di camorra. Presidente della Cooperativa Giancarlo Siani, cooperativa sociale di tipo B, promotrice del progetto “Radio Siani” e gestore di altri beni confiscati tra cui un fondo agricolo riutilizzato attraverso attività di agricoltura sociale per la coltivazione e il recupero di varietà orticole tradizionali del territorio vesuviano, mediante il reinserimento ed il recupero di soggetti svantaggiati e/o in condizioni di messa alla prova. Coordinatore di Generazioni Legacoop Campania.

 

 

Enrico Panini – Vicesindaco e Assessore al Bilancio del Comune di Napoli, ha da sempre svolto la sua attività e il suo impegno politico per la difesa dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori, per la ricerca di soluzioni a crisi e a vertenze aziendali, nel contrastare le scelte di abbandono del territorio da parte di aziende fondamentali come Finmeccanica o Almaviva e, infine, nell’individuazione di un piano di industrializzazione e di sviluppo autonomo della città che si concretizzi in occasioni occupazionali, di commercio, di artigianato e di start up giovanili.

 

 

Simone Fabio Venezia – Sindaco di Troina, ha più volte denunciato gli affari illeciti della mafia, annullando gare d’appalto, accompagnando imprenditori a denunciare e sottraendo migliaia di ettari di terreni demaniali dalla gestione di famiglie contigue alla criminalità organizzata. Presente nelle cronache odierne in merito a nuove intimidazioni che lo hanno colpito in prima persona e che lo hanno costretto ad intervenire con denuncia formale alle autorità competenti e con una lettera al Presidente della Repubblica S.Mattarella.”

 

 

 

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