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#fianitudine La cena tra i vigneti di Candida voluta da Maura Sarno per presentare il suo Spumante pas dosé da uve fiano rimarrà ben impressa nella memoria di quanti vi hanno partecipato. Per la bellezza estrema dei vigneti circondati dal massiccio dell’Appennino Meridionale e il privilegio di cenare tra i filari in uno scenario quasi fiabesco.
Maura sa bene che il fascino della vigna sa coinvolgere più di ogni altro luogo, per quanto ricco possa essere. Ed è riuscita nell’intento di emozionare i suoi ospiti.
Sono 5000 le prime bottiglie di questo spumante di fiano di Candida metodo charmat che alla prima uscita promette molto bene già dai profumi eleganti e delicati, fiori bianchi, mandarino e finocchio selvatico, invoglia l’assaggio incuriosito dalla freschezza verticale e tagliente, dai sentori agrumati e dalla chiusura secca e appena amara di mandorla. E’ compagno ideale dei crudi, delle cene in terrazza vicino al mare, dei piatti di pesce, della pizza che finalmente si è aperta al mondo delle bollicine con entusiasmo.
La fama del suo Fiano di Avellino è ormai forte, anno per anno la produzione viene totalmente prenotata ancor prima della vendemmia e Maura ha pienamente centrato l’obbiettivo di far conoscere l’identità vitivinicola del cru Candida che conferisce un timbro elegante e spiccatamente minerale al suo fiano.
Tanti i produttori di vino dell’areale irpino presenti alla festa, altro particolare molto a favore di questa donna del vino che sa stringere patti di amicizia e collaborazione non proprio facili nel suo territorio. Tante sono state anche le bottiglie stappate e i bicchieri riempiti, il segnale che più di ogni altro evidenzia la piacevolezza di un vino senza dover ricercare parole o messaggi convincenti.
Tanti auguri Maura!
Marina Alaimo
