Radio Siani la radio della legalità
«Non esiste la mafia e la camorra: esiste la criminalità organizzata ed esiste in Italia come all’estero. L’unica cosa che bisogna fare è combatterla tutti insieme». Le parole di Georges Dassis, presidente del Comitato economico e sociale europeo (Cese), sono chiare e nette. Dassis è venuto in visita a Napoli durante la seconda tappa del Festival dell’Impegno Civile tenutosi dal 15 al 17 giugno presso il Comitato don Peppe Diana di Casal di Principe.
Nel noto bene confiscato alla camorra dedicato al presbitero Diana, il presidente del Cese ha affermato chiaramente di voler aiutare a combattere la criminalità con proposte concrete di cui discuterà a Bruxelles. Commosso dinanzi alla presenza di tanti giovani, Dassis ha notato quanta forza e voglia ci sia di ripartire e di cambiare il volto di questa Napoli, di questa Caserta, di questa Campania e di questa Italia.
Dassis ha anche affrontato il tema dei rifugiati, dell’immigrazione, della Brexit; di ciò che funziona a livello nazionale e, di contro, di quali siano gli sbagli commessi. Ha trattato il problema locale quanto quelli internazionali perché nulla è scollegato e sconnesso. Parla di un’unica frontiera e dell’abbattimento del filo spinato; racconta di un’unica Europa.
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Di fianco al presidente del Cese c’era Franco Ianniello, presidente dell’Associazione “Cultura contro camorra” (Ccc). La Ccc opera da anni in Belgio per sensibilizzare sul tema della criminalità organizzata ma – specifica Ianniello – non gestisce fondi.
Entrambi, nell’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Siani, presentano le proposte e le aspettative per il futuro. Entrambi ci narrano cosa significhi lavorare sul campo, sebbene a distanza, per uno stesso identico obiettivo: il nostro.
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Francesca Cimmino
