E’ stato estradato in Italia Pasquale Scotti, considerato uno dei più fedeli tra gli alleati di Raffaele Cutolo.
Scotti deteneva un ruolo di prestigio, era tra i più pericolosi esponenti della nuova camorra organizzata, rappresentava il braccio armato del gruppo. Dopo circa 31 anni di latitanza viene arrestato il 26 maggio 2015 a Recife, in Brasile, dove viveva con il falso nome di Francesco De Castro Visconti insieme alla moglie brasiliana e ai due figli e aveva molte quote societarie in attività di ristorazione e servizi.
condannato per omicidio volontario e concorso in omicidio volontario, e’ giunto all’aeroporto di Fumicino con un volo Alitalia proveniente da Rio de Janeiro. Una volta espletate le formalità burocratiche Scotti sarà trasferito nel carcere di Rebibbia, a Roma.
Si chiude dunque il lungo iter che ha portato all’ arresto dell’ ex boss della NCO, iniziato con la richiesta del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando alle autorità brasiliane, che accogliendo positivamente la richiesta ha formalmente autorizzato la sua estradizione in Italia dal momento che non è stato ritenuto un perseguitato politico pur disponendo però che la sua pena venga commutata a 30 anni, ovvero il massimo previsto in Brasile per i gravi reati di cui è accusato, come richiesto dall’autorità giudiziaria brasiliana e ai sensi del Trattato bilaterale in materia di estradizione sottoscritto nel 1989.
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