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Migranti: “Stay Human”

Alla frontiera tra Grecia e Macedonia, tra Serbia e Ungheria, tra Austria e Germania, tra Slovenia e Croazia, in Francia o in Italia ci sono delle persone in attesa di capire domani cosa ne sarà di loro; vi sono persone che hanno affrontato un lungo viaggio, in balia di Caronte, per cercare di raggiungere “L’Isola che non c’è”. Non è retorica. È storia.
È di oggi la notizia che la Commissione europea ha proposto un regolamento relativo alle misure di sostegno finanziario d’emergenza “per operazioni di soccorso umanitario” e che, di conseguenza, per affrontare i bisogni umanitari in Ue sia previsto lo stanziamento di 700 milioni di euro in tre anni (300mln nel 2016; 200mln nel 2017; 200mln nel 2018).
Solo nell’anno 2015 via mare sono giunte 996.645 persone. Secondo l’Organizzazione mondiale per le migrazioni, nel 2015 il numero dei migranti morti nel mondo è pari a 5.350; di cui 3.771 dispersi nel Mediterraneo. Nel 2014 furono 3.279. Gli arrivi via mare quest’anno sono stati 996.645.Secondo i dati dell’Unicef, è pari a 700 il numero dei bambini morti nel Mediterraneo nel 2015 e dall’inizio del 2014 circa 30 milioni di essi hanno lasciato le proprie case a causa di guerre, violenza e persecuzioni. Del numero totale, orientativamente, 2 milioni hanno trovato riparo in Egitto, Iraq, Giordania, Libano e Turchia.
«Cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso: rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova, pensate ai tanti profughi che sbarcano in Europa e non sanno dove andare» . Sono queste le parole di Papa Francesco in udienza generale. Per chi soccorre, aggiunge il Papa, «i peccati diventeranno bianchi come la neve». Il che sembra essere idiosincratico rispetto al tetto limite di accoglienza imposto, ad esempio, dall’Austria (37.500 richiedenti asilo l’anno).
In realtà, nessuna scelta è condannabile, probabilmente, in un momento di confusione generale così complesso da gestire. Ma una cosa è certa: se l’Europa sin dal principio avesse provveduto a svolgere e far rispettare un piano emergenziale concreto e condiviso da tutti i Paesi dall’Ue, oggi la situazione sarebbe ben diversa. L’asilo e l’accoglienza sono un diritto; le persone che fuggono dai propri paesi non sono numeri. Forse su questo punto qualcuno dovrebbe ancora riflettere. Come direbbe Arrigoni: “Stay Human”.

Francesca Cimmino

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