Insuccesso della spending review: parla il presidente della Corte dei conti Raffaele Squitieri

All’inaugurazione dell’anno giudiziario delle toghe contabili, il presidente Raffaele Squitieri punta il dito contro la spending review, che definisce un «parziale insuccesso» per la poca conoscenza delle diverse categorie di spesa.

La revisione della spesa non deve limitarsi a razionalizzare le poche risorse disponibili, perchè cosi facendo si assiste alla contrazione, se non soppressione, di servizi ai cittadini.

Per i prossimi anni Squitieri auspica che il Governo affronti la complessa questione del carico fiscale; mentre sul fronte della flessibilità ottenuta in Europa chiede che tali margini siano “interamente utilizzati nella manovra di finanza pubblica del 2016”, anche se ammette che la flessibilità non ha influito positivamente sull’andamento del deficit, con riferimento alle forti tensioni sui mercati delle ultime settimane.

Al fine di rispettare i vincoli di finanza pubblica, la Corte auspica il rilancio degli investimenti pubblici che “costituiscono anche, e soprattutto, la condizione per ottenere adeguati livelli di crescita, riassorbendo un ritardo nelle dotazioni infrastrutturali”.

Il proliferare delle leggi rende più facile trovare strumenti per aggirarle: il contrasto all’illegalità è “l’efficiente funzionamento della macchina della giustizia” che “costituisce un elemento decisivo per contribuire allo sviluppo e alla crescita del Paese”; gli illeciti si verificano più frequentemente “nelle forniture e nei lavori pubblici, nella concessione di contributi nazionali e comunitari a soggetti privati, nella gestione della spesa sanitaria, nell’amministrazione del patrimonio, nella riscossione delle entrate pubbliche, nel conferimento di incarichi a soggetti esterni alla amministrazioni pubbliche”.