Sulla pagina facebook dell’evento ‘Diritti civili: l’assistenza sessuale alle persone con disabilità’ organizzato alla festa dell’Unità di Bologna, scoppia la polemica di alcuni utenti, che paragonano la proposta di assistenza sessuale per disabili, ad un tentativo di legalizzare la prostituzione. Netta ovviamente la distinzione che gli organizzatori cercano di mettere in campo, si tratta di una battaglia di civiltà, la prostituzione non c’entra nulla. Intanto iniziano le selezioni per trenta candidate, guidate da un equipe di sessuologi, medici, psicologi, ed esperte del settore provenienti dall’estero.
Fabio Noviello