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Dal Rapporto sullo Stato dell’insicurezza alimentare nel mondo (Sofi) 2014 arrivano buone notizie e buoni propositi per l’anno venturo. Secondo la Fao è possibile riuscire a dimezzare la fame nel mondo entro il 2015 “se gli sforzi adeguati ed immediati verranno intensificati”, come si legge nel rapporto.
Il raggiungimento di questo importante obiettivo è vincolata anche ad un serio impegno politico e non di sola facciata. “La necessità di rinnovare l’impegno politico per combattere la fame e per trasformarlo in azioni concrete”, scrivono le tre agenzie internazionali nel rapporto, aggiungendo che “l’insicurezza alimentare e la malnutrizione sono problemi complessi che non possono essere risolti da un settore o dei soggetti interessati da soli, ma devono essere affrontati in modo coordinato”.
L’impegno di questi anni nella lotta alla fame nel mondo delle tre principali agenzia internazionali di settore, ma anche di tanti cooperanti e volontari ha permesso che nei sessantatre Paesi in via di sviluppo si dimezzasse la percentuale di persone che soffrono la fame. Solo negli ultimi dieci anni anni il numero di persone denutrite e malnutrite è calato di cento milioni. Un dato che continua, per fortuna, ad essere discendente, nonostante le persone che non riescono a mangiare quotidianamente nel mondo sono ancora ottocentocinque milioni.
Al Rapporto sullo Stato dell’insicurezza alimentare nel mondo hanno lavorato anche Ifad (International Fund for Agricultural Development) e il Pam (Programma Alimentare Mondiale).
Ciro Oliviero
