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In Italia, più che in molti altri Paesi, gli asili nido stanno a cuore ai soli diretti interessati, come testimonia la storia recente che vede la chiusura od addirittura la mancata prima apertura di strutture di questo tipo in molti comuni, più o meno densamente abitati. L’ultima uscita in ordine di tempo sull’annosa vicenda legata alla presenza nei comuni di asili nido pubblici ha visto protagonista il sindaco di Sefro, piccolo comune montana in provincia di Macerata.
“Ho rinunciato al mio stipendio per coprire i costi della mensa e dello scuolabus. Sono stato eletto sindaco il 25 maggio e mi sono subito attivato per mettere insieme il numero minimo di otto iscritti per tenere aperto un asilo di montagna”, ha dichiarato il primo cittadino Giancarlo Temperilli.
“Ad aprile l’asilo era stato chiuso perché si erano iscritti solo cinque bambini. A settembre, invece, in classe ci saranno 11 alunni, ai quali il Comune pagherà la mensa e il trasporto scolastico”, ha aggiunto il sindaco di Sefro.
Redazione
