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Mose, Orsoni si dimette

Giorgio Orsoni si è dimesso dal suo incarico di sindaco di Venezia. Dopo meno di ventiquattro ore dal suo rientro al posto di primo cittadino della città lagunare a seguito della sua reclusione ai domiciliari per l’inchiesta sul Mose lascia la poltrona, che proprio ieri, nel corso di una conferenza stampa, aveva detto che non avrebbe abbandonato per il bene dei veneziani.

Sulla decisione di Orsoni hanno pesato indubbiamente le pressioni arrivate da più parti del suo partito. Infatti sia Debora Serracchiani, vice segretario Pd e Roger De Menech, segretario regionale Pd, avevano chiesto a gran voce le sue dimissioni. “Siamo umanamente dispiaciuti – affermano Serracchiani e De Menech – per la condizione in cui si trova Giorgio Orsoni, ma dopo quanto accaduto ieri, e a seguito di un approfondito confronto con i segretari cittadino provinciale e regionale del Pd, abbiamo maturato la convinzione che non vi siano le condizioni perché prosegua nel suo mandato di sindaco di Venezia”.

Prima di rassegnare le proprie dimissioni l’ormai ex sindaco di Venezia ha però azzerato la giunta. Come prevede la legge resterà ancora in carica per venti giorni, ma esclusivamente per questioni urgenti e obbligatorie.

Ciro Oliviero

 

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