Tragedia nel Mediterraneo

Ancora una storia triste d’immigrazione, al largo delle coste della Libia è affondato un barcone che trasportava quattrocento immigrati, già dieci i morti avvistati e recuperati. Al momento si stima che siano state salvate duecentoquaranta vite. Intanto la Croce Rossa chiede ad alta voce l’intervento dell’Ue, dichiarando che è arrivato il momento di agire e di farla finita con dichiarazioni d’intento. Si discute anche dell’operazione ‘Mare Nostrum’, che secondo gli artefici delle operazioni umanitarie di soccorso in aiuto dei naufraghi, va estesa a tutta l’Europa invece che chiusa.

D’altro canto è da dire che ‘Mare Nostrum’, non è vista in maniera positiva da tutti, poiché ci sono molti operanti del terzo settore che la reputano non sufficiente per dare una sterzata positiva a questa situazione struggente. Quello cha salta agli occhi della popolazione mondiale, è che la situazione versa in uno stato gravissimo, e che la di là di quale sia il nome ed il titolo a qualsiasi operazione di salvataggio e di rimedio, l’importante è che si agisca presto, perché la lentezza della burocrazia legislativa continua a mietere troppe vittime.

Fabio Noviello