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Carcere, trasferimento per 250 mafiosi

Il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria ha comunicato al ministero della Giustizia, alla Direzione Nazionale Antimafia e alle Dda di tutta Italia il trasferimento di duecentocinquanta mafiosi al carcere duro, su un totale di settecento, dal carcere dove erano detenuti ad altri sempre di massima sicurezza. La scelta di non divulgare la notizia prima dell’avvento dei trasferimenti è stata dettata dalla necessità di sicurezza estrema, dato l’interessamento di personaggi di spicco di mafia, ‘ndrangheta, camorra e sacra corona unita.

Lo spostamento, secondo il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria, dovrebbe evitare consolidamenti di rapporti tra carcerati e personale degli istituti di pena. Tra i boss interessati dal provvedimento Raffaele Cutolo, i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, Leoluca Bagarella, Totò Riina e Bernardo Provenzano.

“L’opportunità di tali trasferimenti, funzionale alla stessa ragion d’essere del regime detentivo del carcere duro, è stata discussa e condivisa nell’ambito di una riunione convocata dal Procuratore Nazionale Antimafia alla fine del mese di novembre dell’anno scorso, alla quale hanno partecipato i Procuratori Distrettuali Antimafia competenti sui soggetti individuati per i trasferimenti”, ha scritto il Dap in una nota al ministro della Giustizia.

Ciro Oliviero

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