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Quattro morti al sud Italia

Il 10 giugno del 1922 a Erice, in provincia di Trapani, la mafia ammazza Sebastiano Bonfiglio, sindaco di Monte San Giuliano, altro comune siculo.

Nel 1984 a Marano, città a nord di Napoli, la camorra uccide Salvatore Squillace, imbianchino di 28 anni, il quale viene colpito da un proiettile alla testa, mentre era con amici davanti ad un bar, durante una sparatoria tra clan rivali.

Il 10 giugno del 1997 un morto a Taranto. Raffaella Lupoli, una bambina di appena 11 anni, resta uccisa al posto del padre.

Tre anni più tardi un nuovo morto in Campania. Ad Acerra, altro comune del napoletano, viene ucciso Hamdi Lala per un posto di lavoro precario da tre connazionali albanesi.

Redazione

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