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23 maggio 2013, un’esperienza ricca di significato e sentimento

Un’esperienza unica. Un concetto semplice per definire il viaggio a bordo della Nave della legalità per la commemorazione del giudice Giovanni Falcone che si è tenuta nella giornata di giovedì a Palermo. Le due navi gemelle sono salpate mercoledì sera dai porti di Civitavecchia e Napoli. Su quest’ultima anche una delegazione di Radio Siani per seguire le manifestazioni in ricordo del 21esimo anniversario della strage di Capaci, tenutesi ieri a Palermo.

Sia il viaggio d’andata che quello di ritorno sono stati contornati dalla presenza viva ed emozionata dei ragazzi delle scuole d’Italia di ogni ordine e grado. In tutti i momenti del viaggio la passione, la curiosità, la voglia di scoprire classica dei ragazzini, è stata folgorante. La loro partecipazione attiva sia alla tavola rotonda a bordo della nave che nell’incontro con Maria Falcone e i rappresentanti delle istituzioni che nella marcia, sono stati una gioia agli occhi delle migliaia di persone accorse. Il corteo del pomeriggio di ieri lungo le strade principali di Palermo ha visto la partecipazione di circa diecimila persone. Una coda lunghissima di grida contro la mafia. Contro le mafie tutte.

La ricchezza lasciata da questa esperienza è difficilmente descrivibile con le parole. Ciò che fotografa la spontaneità di questa commemorazione, al di là delle significative parole dei tanti intervenuti al microfono, è l’abbraccio fisico tra i ragazzi delle scuole siciliane e quelle del resto d’Italia allo sbarco a Palermo. Un corpo comune in lotta contro le mafie a partire dai più piccoli.

Ciro Oliviero

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