Con la mafia si lavora e con lo Stato no? Sembra impossibile ma questo interrogativo è stato posto talvolta, magari provocatoriamente, quando attività economiche e produttive, simbolo del potere delle mafie, una volta sequestrate dallo Stato, siano rimaste chiuse lasciando senza lavoro e senza reddito i lavoratori coinvolti. Le carenze dell’attuale legislazione e l’assenza del ruolo del governo non consentono infatti che esse diventino modelli di legalità economica capaci di garantire sicurezza sociale. Ciò rischia di tradursi in una sconfitta dello Stato nei confronti della criminalità, il cui consenso deriva proprio dalla capacità di dare lavoro in territori di grave disoccupazione ed esclusione. Rendere le aziende sequestrate e confiscate presidi di legalità democratica ed economica e capaci di garantire lavoro dignitoso e legale è perciò l’obiettivo della CGIL che lancia una campagna rivolta al Paese, alle Istituzioni ed al Governo perchè si tutelino i lavoratori delle aziende sottratte alla criminalità organizzata e si valorizzi l’enorme potenziale di sviluppo di queste attività economiche e produttive.
Insieme ad associazioni come l’Anm, Libera, Arci, Acli, Confesercenti, LegaCoop, Avviso pubblico, Centro Studi Pio La Torre, e Sos Impresa, la CGIL ha scelto lo strumento di una Proposta di legge di iniziativa popolare sulla quale raccogliere centinaia di migliaia di firme per: ampliare l’attuale copertura degli ammortizzatori sociali; favorire l’emersione alla legalità dell’azienda nel momento della gestione da parte dell’autorità giudiziaria; sostenere il percorso di riconversione delle aziende per rilanciarle nella fase di confisca.
La Campagna di Legalità sul Lavoro prenderà il via il 4 ottobre prossimo a Roma, ore 16 presso la Federazione Nazionale della Stampa (FNSI -corso Vittorio Emanuele II 349- Sala Tobagi) con un’iniziativa pubblica cui parteciperanno il Segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, ed i Presidenti di Anm, Rodolfo Maria Sabelli, di Libera, Don Luigi Ciotti, dell’Arci, Paolo Beni, delle Acli, Andrea Olivero, di Avviso Pubblico, Andrea Campinoti, del Centro studi Pio La Torre, Vito Lo Monaco, della Lega delle Cooperative, Giuliano Poletti, di Sos Impresa, Lino Busa. Il segretario confederale della CGIL, Serena Sorrentino e Luciano Silvestri, responsabile dell’Ufficio Legalità della confederazione, introdurranno la discussione ed illustreranno i contenuti dell’articolato di legge.
Libera