Come si potrebbe fare, in concreto, a costruire un mondo migliore? La domanda non è facile né banale. A rispondere, ci proverà in questi giorni (fino a sabato 5 maggio) la terza edizione del Green Social Festival, che si è aperto ieri a Bologna. In programma, spiegano gli organizzatori, “tutto ciò che concorre a farci stare meglio: i diritti, vincere le difficoltà, applicare le buone leggi, includere, essere curiosi di questo strano pianeta che si evolve ma che, purtroppo, mantiene ancora situazioni di dolore e di piccoli e grandi insulti quotidiani”. In due parole, il green e il social, la sostenibilità ambientale e quella sociale: 13 location, 70 incontri, 200 relatori, 50 associazioni coinvolte, 2.000 studenti prenotati per le lezioni, sei mostre, tre gite in collina con Syusy Blady e Patrizio Roversi. E poi tanti laboratori, convegni e workshop, “aperitivi solari”.
Tutta la città, in particolar modo il centro storico, avrà edifici che conterranno messaggi e attività precisi: “Il claim di questa edizione è ‘Impariamo a stare al mondo’ ed è dunque naturale pensare a tante ‘case’ che si caratterizzino in base ai temi che vogliamo trattare”. “Abbiamo immaginato di poter abitare in una città sostenibile e perciò abbiamo “costruito” le case come fossero un viaggio in questa città e nel futuro. Ogni casa ha un proprio programma, green e social, futuro e colori, memoria e arte, architettura sostenibile e scienza”, spiega Paolo Amabile, ideatore del festival che è stato organizzato con la direzione scientifica di Andrea Segré, inventore di Last Minute Market.
In questo quadro un posto importante è riservato appunto alle tematiche ambientali, con iniziative dedicate anche ai più piccoli e agli studenti delle scuole superiori. Nelle quattro giornate, saranno tantissime le occasioni di discussione e approfondimento aperte a tutti, sui temi ambientalmente sensibili come la mobilità, il clima e l’energia. Il pomeriggio di giovedì 3 maggio, per esempio, sarà dedicato alle Smart city, con l’incontro all’auditorium Biagi sul progetto di rinascita urbana in chiave sostenibile che in tutta Italia sta già interessando alcune città, da Torino a Genova a Milano. Sempre oggi, nel quartiere San Vitale, Agostino Di Tommaso dell’Escola Tècnica Superior d’Arquitectura de Barcelona parlerà del restauro ecologico, ossia il recupero di un ecosistema degradato, che potrebbe essere applicato anche nelle aree grigie e residuali delle nostre città per creare luoghi di incontro.
In calendario, fino al 4 maggio, ci sono poi tanti giochi, laboratori didattici ed esperimenti per i bambini: “I più piccoli avranno la possibilità di capire meglio come l’acqua diventa vapore, cosa occorre per preservare un fiore, cosa può generare il vento e come si può incanalare l’energia del sole per uso domestico. Poche attrezzature, molta fantasia ed il gioco è fatto”. Per gli studenti delle scuole superiori, invece, le lezioni dal palcoscenico permetteranno di approfondire le questioni ambientali più attuali. Sulla pedana, con le proprie immagini e le proprie suggestioni, docenti molto particolari terranno lezioni a cui seguiranno domande e risposte per fissare meglio i temi trattati.
Imperdibile sarà la lezione di Vincenzo Balzani, professore emerito dell’Università di Bologna e accademico dei Lincei, autore del libro “Energia per l’astronave Terra”: “L’aumento della popolazione viaggia ad un ritmo di 80 milioni di nuovi nati ogni anno. Per il sostentamento di questa miriade di persone stiamo svuotando la natura e riempiendo il mondo con nostri manufatti e i nostri rifiuti. Abbiamo a bordo armi di ogni tipo fra cui decine di migliaia di ordigni nucleari. E’ l’energia e il suo utilizzo la cosa più importante per lo sviluppo economico e sociale di ogni nazione, il vero potere che governa il mondo”. All’Alce Nero Caffè sono invece previsti per i ragazzi una serie di incontri con produttori di biologico, che spiegheranno la filiera e i metodi di lavorazione, cercando di trasmettere una cultura della consapevolezza di ciò che mangiamo e di come viene coltivato.
Grande evento di chiusura del Festival, sabato 5 maggio, la parata della Banda Riciclante: i ragazzi delle scuole medie sfileranno per le vie del centro storico da Piazza S. Domenico toccando Piazza Cavour, Piazza Minghetti e raggiungendo Piazza S. Stefano con strumenti e costumi creati con la tecnica del riciclo creativo.
Fonte: www.globalist.it