La rete come mezzo per fare politica. Non intesa esclusivamente come propaganda. Bensì per riflettere. Anche sugli accadimenti del quotidiano. Nell’ultima settimana ad Ercolano in rete impazza il toto nomine per un posto da assessore. Una situazione resa obbligatoria in seguito all’esito del Tar che aveva giudicato illegittima la maschile giunta Strazzullo accogliendo il ricorso di una cittadina.
Partita dal social network più in voga, e precisamente dal gruppo “Opposizione extraconsiliare” il sondaggio ha chiaramente espresso la volontà sovrana sul nome che dovrebbe lasciare la delega assessoriale per fare spazio alle quote rosa. Al primo posto si è assestato Francesco Torello dei Socialisti che stacca di poco l’esponente di Sinistra Ecologia e Libertà Ferdinando Pirone. A seguire Lino Vitiello dell’Api. Staccati di molto sono arrivate poche preferenze anche per il vice sindaco Antonello Cozzolino e per l’assessore all’Urbanistica Salvatore Solaro. Se la cavano gli altri due assessori del Pd Antonio Liberti e Gioacchino Acampora assieme a Salvatore Cristadoro dell’Italia dei Valori.
Questi dati non possono rispecchiare la realtà delle cose in quanto la rete è un mezzo di espressione globale sì, ma non utilizzata da tutti. Considerato che l’Italia è un Paese in cui la popolazione anziana occupa una buona fetta dell’elettorato questi sarebbero stati estromessi dal sondaggio via etere.
La popolazione è comunque stata sensibilmente scossa da questa vicenda. Una vicenda che, vari commentatori politici, hanno definito come via di incontro tra l’incredibile e l’inverosimile. Un atto che sarebbe potuto essere evitato senza troppi problemi assegnando almeno uno scranno della giunta ad una donna. Interpellati sulla vicenda alcuni amministratori che “rischiano” anche il posto hanno messo le mani avanti asserendo che questo non è accaduto per rinuncia delle stesse donne prese in considerazione dal primo cittadino al momento della composizione della giunta. Fuori da ogni dubbio, sempre per bocca degli stessi esponenti della maggioranza consiliare, giochi sessisti o macismo nei confronti di quello che per alcuni risulta essere il meno capace genere femminile. Almeno nella politica.
Tornando al toto nomine si rincorrono le solite voci. Giovanna Tavani di Sel che qualcuno vedrebbe in un naturale scambio con l’assessore del suo partito Pirone, Irene Coppola già commissario del Pd e le due rappresentanti femminili dell’opposizione Colomba Formisano e Maria Grazia Prillo. Rosa esigua soprattutto se si considera che di menti eccellenti al femminile la città degli Scavi può contare più di un unico vanto. Poi si passa al numero. Non è ancora chiaro se i posti da liberare dovranno essere due o uno soltanto. E questo interessa ancor più gli attuali assessori.
La situazione dovrebbe essere verosimilmente sbrogliata nel giro di questa settimana. Anche a detta dello stesso primo cittadino Vincenzo Strazzullo. I giochi per ora sono ancora aperti.
Partita dal social network più in voga, e precisamente dal gruppo “Opposizione extraconsiliare” il sondaggio ha chiaramente espresso la volontà sovrana sul nome che dovrebbe lasciare la delega assessoriale per fare spazio alle quote rosa. Al primo posto si è assestato Francesco Torello dei Socialisti che stacca di poco l’esponente di Sinistra Ecologia e Libertà Ferdinando Pirone. A seguire Lino Vitiello dell’Api. Staccati di molto sono arrivate poche preferenze anche per il vice sindaco Antonello Cozzolino e per l’assessore all’Urbanistica Salvatore Solaro. Se la cavano gli altri due assessori del Pd Antonio Liberti e Gioacchino Acampora assieme a Salvatore Cristadoro dell’Italia dei Valori.
Questi dati non possono rispecchiare la realtà delle cose in quanto la rete è un mezzo di espressione globale sì, ma non utilizzata da tutti. Considerato che l’Italia è un Paese in cui la popolazione anziana occupa una buona fetta dell’elettorato questi sarebbero stati estromessi dal sondaggio via etere.
La popolazione è comunque stata sensibilmente scossa da questa vicenda. Una vicenda che, vari commentatori politici, hanno definito come via di incontro tra l’incredibile e l’inverosimile. Un atto che sarebbe potuto essere evitato senza troppi problemi assegnando almeno uno scranno della giunta ad una donna. Interpellati sulla vicenda alcuni amministratori che “rischiano” anche il posto hanno messo le mani avanti asserendo che questo non è accaduto per rinuncia delle stesse donne prese in considerazione dal primo cittadino al momento della composizione della giunta. Fuori da ogni dubbio, sempre per bocca degli stessi esponenti della maggioranza consiliare, giochi sessisti o macismo nei confronti di quello che per alcuni risulta essere il meno capace genere femminile. Almeno nella politica.
Tornando al toto nomine si rincorrono le solite voci. Giovanna Tavani di Sel che qualcuno vedrebbe in un naturale scambio con l’assessore del suo partito Pirone, Irene Coppola già commissario del Pd e le due rappresentanti femminili dell’opposizione Colomba Formisano e Maria Grazia Prillo. Rosa esigua soprattutto se si considera che di menti eccellenti al femminile la città degli Scavi può contare più di un unico vanto. Poi si passa al numero. Non è ancora chiaro se i posti da liberare dovranno essere due o uno soltanto. E questo interessa ancor più gli attuali assessori.
La situazione dovrebbe essere verosimilmente sbrogliata nel giro di questa settimana. Anche a detta dello stesso primo cittadino Vincenzo Strazzullo. I giochi per ora sono ancora aperti.
Ciro Oliviero