Si dicono lusingate dell’invito, ma declinano. Le Pussy Riot “non si esibiranno mai in concerti capitalisti” con Madonna o Bjork, e “non venderanno la loro faccia”. A dirlo sono tre delle componenti della punk band femminista diventate famose per la “preghiera anti-Putin” nella cattedrale di Mosca. E per la condanna. In un’intervista a Radio Liberty, sempre col volto coperto dal caratteristico passamontagna colorato, hanno commentato la situazione del gruppo, dopo la condanna delle loro tre compagne Nadia, Katia e Masha a due anni di carcere per “teppismo motivato da odio religioso” e l’attenzione ricevuto da gran parte del mondo della musica e dello spettacolo mondiale. “Siamo ovviamente lusingate dall’invito di Madonna e Bjork a esibirci con loro ma noi ci esibiremo solo in modo illegale. Rifiutiamo di farlo nel sistema capitalistico, in concerti dove si vendono i biglietti”.
Fonte: www.globalist.it