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Vittime innocenti: 26 marzo

  • 1994 Anna dell’Orme e Carmine Amura
  • 2004 Matilde Sorrentino
  • 2008 Giuseppe Longo

1994
Anna Dell’Orme e Carmine Amura

Madre e figlio di 47 e 25 anni
Uccisi a Secondigliano (NA)

Anna Dell’Orme e Carmine Amura, sono una madre e figlio che da tre anni accusavano la famiglia Esposito per la morte di Domenico, ucciso nel ‘ 91 da una misteriosa overdose: un delitto mascherato e imperfetto avvenuto con un’iniezione fatta nel braccio destro di una vittima non mancina.

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La donna, 47 anni, era andata anche in televisione ed aveva ripetuto le sue accuse davanti a milioni di telespettatori, durante “Il coraggio di vivere” e “I fatti vostri”, due programmi di attualità molto seguiti. Era un sabato pomeriggio, quando a distanza ravvicinata sono stati giustiziati a pochi istanti di distanza l’uno dall’ altra: Carmine Amura, 25 anni è stato freddato nel suo negozio di abbigliamento di Casavatore, nell’ entroterra napoletano mentre la donna è stata uccisa a Secondigliano, nel supermercato Orme, uno dei negozi di proprietà della famiglia.

2005
Matilde Sorrentino
Di 48 anni
Uccisa a Torre Annunziata (NA)

Nel 1996 tre bambini della scuola elementare del Rione dei Poverelli di Torre Annunziata (di età fra i 5 ed i 7 anni) furono scelti da una banda per avviare una produzione di materiale pedopornografico con l’ausilio di un bidello e di Pasquale Sansone, che li adescava. Uno dei bambini si confidò con la madre, Matilde Sorrentino, che si rivolse ai Carabinieri di Torre Annunziata.

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Furono arrestate 17 persone dai carabinieri e fu fatto un processo che terminò con la sentenza della condanna di 15 dei 17 imputati e poche settimane dopo avviene il doppio omicidio di due imputati freddati da killer. Le indagini di questi omicidi furono indirizzate soprattutto negli ambienti della camorra locale che in tal modo si sarebbe voluta accreditare agli occhi della gente come anti-Stato capace di applicare una giustizia sommaria, efficace e a suo modo esemplare rispetto a quella dello Stato. In seguito alle vicende del primo processo, altri genitori trovarono il coraggio di denunciare. Il 26 marzo 2004 viene assassinata sull’uscio di casa una delle madri accusatrice, Matilde Sorrentino, madre di un bambino vittima dell’organizzazione criminale con vari colpi di pistola al volto e al corpo, a 49 anni. L’omicidio probabilmente fu fatto per vendetta. Le autorità hanno disposto un programma di protezione per Antonio Gallo, di 57 anni, marito di Matilde Sorrentino e per i due figli della donna.

2008
Giuseppe Longo

Imprenditore di 50 anni
Ucciso a Catanzaro

Assassinato con due colpi di fucile in faccia l’imprenditore Giuseppe Longo. Ucciso in stile tipicamente mafioso, si stava recando all’aeroporto di Lamezia Terme, dove aveva un appuntamento, secondo quanto detto ai familiari.