‘In Viaggio Dopo La Fine. Ripercorrendo Il Pellegrinaggio Delle Vedove Hindu‘: un progetto delle psicologhe Giorgia Caramma e Lorenza Entilli.
Vincitore di un finanziamento di FuoriRotta, il progetto mira al racconto della comunità delle vedove hindu attraverso la fotografia.
Come si legge sulla piattaforma di FuoriRotta:
“Questo è un progetto di donne in viaggio, noi e loro.
Noi
Due psicologhe, appassionate di fotografia e accomunate dall’interesse per l’uguaglianza di genere, ma prima ancora due grandi amiche e giovani donne con tanta voglia di mettersi in gioco.
Loro
In India, nella tradizione hindu, alla morte del capofamiglia la donna perde la propria identità di moglie, assieme al diritto all’eredità e alla potestà dei figli. Non potrà risposarsi, né lavorare: sarà destinata a una vita di stenti e mendicanza.
Molte, tra le donne che perdono il marito, decidono di lasciarsi tutto alle spalle e iniziare un pellegrinaggio verso Vrindavan, la città sacra a Krishna, nonostante spesso non abbiano mai affrontato un viaggio così lungo, al di fuori del proprio villaggio.
Il viaggio intrapreso da Nuova Delhi verso Vrindavan non è solo la fuga da una famiglia che le ripudia e disereda, bensì anche il ricongiungimento con una comunità formata da migliaia di altre vedove, altre donne, come loro.
Insieme
Dall’Italia partiremo per l’India per incontrare queste donne, seguirle nel loro cammino e conoscere le loro storie attraverso le lenti della macchina fotografica.
La fotografia sarà non solo il linguaggio del nostro racconto, ma anche un potente strumento nelle loro mani, con cui rappresentare in maniera autodeterminata la loro nuova identità.
Una volta arrivate a Vrindavan, terremo dei workshop per far conoscere a gruppi di donne le potenzialità comunicative di questo strumento. Ci ispireremo alle tecniche di ‘photovoice’, che combinano fotografia, ricerca sul campo e azione sociale per promuovere empowerment. Insegnare le tecniche base di fotografia avrà come obiettivo la produzione di scatti che siano innanzitutto importanti per la persona che, sperimentando la libertà di racchiudere nella cornice fotografica quello che per lei è importante, farà esperienza, forse per la prima volta nella sua vita, della possibilità di esprimersi e autoaffermarsi.
Il nostro contributo
Dall’epoca in cui queste donne si immolavano sulla pira funebre del marito defunto è cambiato qualcosa. Nonostante i media rappresentino soltanto la condizione di povertà estrema e isolamento sociale delle donne hindu, noi pensiamo che ci sia anche qualcos’altro da raccontare.
Queste donne oggi scelgono di allontanarsi da ciò che ha fatto parte della loro vita fino a quel momento per mettersi in viaggio verso una comunità di altre donne, vedove come loro.
E’ di questa comunità che vogliamo parlare, un luogo che dona un nuovo senso identitario a donne resilienti e coraggiose.
Questo progetto vuole essere un’occasione di incontro e di scambio con chi sta affrontando un cambio di status, chi intraprende un viaggio come mutamento sia interiore che esteriore. La fotografia sarà il mezzo per fissare le tappe di questo cambiamento con un linguaggio che va oltre l’utilizzo di una lingua comune.
Al nostro ritorno vorremmo permettere a chi ha creduto con noi in questo progetto di assaporarne colori, sguardi e racconti attraverso una mostra che raccolga il resoconto fotografico di questo viaggio.
Uno spazio che ambisca a portare in Occidente una visione differente della donna hindu: non solo vittima ma anche autrice di scelte che ne modellano l’esistenza.”
Per sostenere il progetto, basta collegarsi al sito FuoriRotta, dove sono elencati i Benefit destinati ai sostenitori.