In un’inchiesta dell’Espresso di Repubblica, viene reso noto un paradosso classico all’italiana. L’Italia importa a caro prezzo canapa terapeutica per le cure antidolore dei malati acquistando i prodotti dall’Olanda e spendendo quindi milioni di euro ogni anno, mentre i prodotti delle ricerche effettuate in Italia sulla cannabis sono destinati ad andare in fumo. Si parla di prodotti che hanno lo stesso grado di ‘purezza’ rispetto a quelli acquistati dai Paesi Bassi. A Rovigo in questi giorni sono stati bruciati circa trentasei chili di cannabis, che potevano essere destinati a malati o a procedure di strazione di principio attivo, ma secondo la legge italiana non è ammesso il recupero del materiale studiato, che ogni anno va bruciato. La cannabis data alle fiamme era il risultato di un anno di prove, sperimentazioni e selezioni, e i risultati di queste, era un prodotto con circa il venti per cento di Thc, esattamente quanto ne è contenuto nel Bedrocan uno dei medicinali prodotti dalle serre farmaceutiche olandesi e che l’Italia importa in grandi quantità.
Fabio Noviello
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