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Ercolano, cinque nuovi arresti per la faida Ascione-Birra

La notizia è di stamattina, quando sono state notificate cinque ordinanze di misura cautelare personale per fatti risalenti al lontano 2007. In quegli anni, dove si respirava un clima molto pesante, quando sparatorie, omicidi ed atti di violenza erano all’ordine del giorno. Nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Merlino Ettore ucciso il 24 maggio 2007 a Torre del Greco in Via Nazionale, mentre si accingeva a tornare a casa a bordo di uno scooter di colore verde provenendo da Torre Annunziata, con nove colpi di pistola, sono state notificate le misure di custodia cautelare a Zeno Stefano, attualmente detenuto in regime di 41 bis, mandante dell’omicidio la cui materiale organizzazione ed esecuzione veniva richiesta ai vertici del clan Gionta nel quadro dell’alleanza militare tra il clan Birra ed il clan Gionta; Fioto Lorenzo in atto detenuto, compartecipando alla deliberazione ed organizzazione dell’agguato, reiterando altresì personalmente ai vertici del clan Gionta la richiesta di procedere all’uccisione del Merlino Ettore, attirato con inganno a ‘Palazzo Fienga’ sito in Torre Annunziata, roccaforte del clan Gionta, e Lucio Vincenzo con gli stessi capi di imputazione di Fioto Lorenzo. I clan Birra e Gionta all’epoca dei fatti avevano stretto un forte legame di collaborazione criminale in forza della quale ciascun gruppo interveniva a supportare l’altro per l’eliminazione degli avversari. L’omicidio di Merlino venne decretato Stefano Zeno ed Oliviero Vincenzo, in quanto ritenuto uomo chiave del clan Ascione per le richieste del pizzo ad i commercianti di Ercolano.

Per il tentato omicidio di Estilio Aniello e Nocerino Ciro, sono stati accusati Borrelli Simone, Raimo Francesco attualmente detenuto e collaboratore di giustizia, Scarrone Agostino detenuto e collaboratore di giustizia, Uliano Ciro detenuto, per fatti risalenti al 2007. Estilio e Nocerino, riuscirono a salvarsi sfrecciando a tutta velocità, da Via Trentola, luogo individuato dai Birra per l’agguato, in direzione di Via Doglie, nella loro auto blindata Lancia Thema, nonostante i ventotto colpi esplosi contro l’autovettura. Con l’aggravante per aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di omertà e di assoggettamento ingenerate nella popolazione di Ercolano dal clan di stampo mafioso ‘Birra-Iacomino” ed al fine di agevolarne l’attività e gli scopi criminali. In particolare Estilio e Nocerino erano stati individuati come obiettivi dell’agguato, poiché erano loro i reggenti del sistema di racket ed estorsioni del clan ‘Ascione-Papale’, e quindi un grande pericolo per l’egemonia territoriale costruita dai Birra dal 2003 al 2007.

Fabio Noviello

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