Sono principalmente migranti, disoccupati, studenti, senza dimora, anziani in difficoltà, le persone che tutti i giorni popolano i locali dell’Istituto Antoniano di via Guinizzelli a Bologna, per approfittare della bontà di tantissimi volontari e godersi un pasto in compagnia. I volontari, una volta serviti i piatti, si siedono a pranzare con loro e iniziano a conversare in modo da ascoltare le storie di ognuno. Molti di loro vengono spesso, scherzano con gli operatori e si muovono tra gli scaffali e la libreria in cerca di giornali e giochi da tavola con cui passare il tempo, in attesa di mettersi in fila per la mensa. Gli italiani sono più restii nel socializzare e preferiscono rimanere nell’anonimato. Vengono poi offerti corsi gratuiti dai volontari, per permetterli di avere elementi di base nella ricerca di un lavoro, tra questi i più seguiti sono, informatica, artigianato, corsi d’italiano e un corso per scrivere il proprio curriculum.
Fabio Noviello