Sembra che l’Europa non sia più capace di gestire questi flussi migratori in entrata, e che quindi quei Paesi dell’Unione Europea che sono toccati meno da questo fenomeno, cercano di scaricare tutte le responsabilità verso quelli più colpiti dall’immigrazione. La pensa così anche la Comunità di Sant’Egidio, che parla del modesto compromesso raggiunto nel vertice europeo sulla redistribuzione di quarantamila richiedenti asilo, in giro per l’Europa, a fronte dei moltissimi in più che sbarcano sulle nostre coste. La comunità di Sant’Egidio per ricordare a tutti il ruolo che l’Europa dovrebbe avere in questa vicenda ricorda che all’articolo 67, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, sulla base del Trattato di Lisbona, si legge che l’Europa dovrebbe essere “spazio di libertà, sicurezza e giustizia nel rispetto dei diritti fondamentali” e prevede, all’articolo 78, che l’Unione Europea debba sviluppare “una politica comune in materia di asilo, di protezione sussidiaria e di protezione temporanea, volta ad offrire uno status appropriato a qualsiasi cittadino di un Paese terzo che necessita di protezione internazionale e a garantire il rispetto del principio di non respingimento”.
Fabio Noviello