Sono ancora tante le aziende in europa che guadagnano sulla produzione e la vendita di strumentazioni adatte alla tortura degli essere umani. La denuncia parte da Amnesty International e Omega Research Foundation, in un rapporto steso in collaborazione. Il Regolamento Ue sul commercio di tortura è in vigore dal 2006, e risulta quindi obsoleto e non adeguato alle condizioni di vita odierne. La commissione europea ha cercato di mettere un toppa a questo regolamento, ma i limiti di questo sono ancora molto forti, in quanto dopo la revisione è ancora possibile, smerciare questo tipo di beni, e continuare nella ricerca di nuove tecnologie e nuovi strumenti di tortura. La situazione è davvero inaccettabile in quanto molti stati dell’Unione Europea continuano a guadagnare sulla miseria umana, nonostante quei ‘divieti’ facilmente raggirabili.
Fabio Noviello