Rom, ‘Rapporto Annuale 2014′ di ’21 luglio’

Presentato ieri mattina, in occasione della ‘Giornata internazionale dei rom e sinti’, il rapporto dell’associazione 21 luglio va ad indagare le condizioni di vita delle etnie rom e sinti nel nostro Paese, come anticipato dalla nostra emittente due giorni fa nell’intervista al presidente dell’associazione 21 luglio Carlo Stasolla.

Il Rapporto è stato presentato alla presidente della Camera Laura Boldrini, la quale, per celebrare la giornata, ha ricevuto in un incontro privato una delegazione dell’associazione 21 luglio ed un gruppo di dodici donne rom. Tra le questioni più importanti che emergono dal rapporto vi sono principalmente il pregiudizio e la discriminazione che queste etnie sono costrette a subire, frutto della poca conoscenza degli stili di vita di queste persone. Basterebbe portare a conoscenza dei cittadini che il cinquanta per cento dei rom e sinti ha la cittadinanza italiana e quattro su cinque vivono in regolari abitazioni, studiano, lavorano e conducono una vita come quella di ogni altro cittadino, italiano o straniero, residente nel nostro Paese.

Altra questione pungente resta quella dei ‘campi nomadi’, ancora in crescita, che vanno a costituire ancora un approccio emergenziale verso il tema e che diventano effettivamente dei ‘luoghi di sospensione dei diritti umani’. Un altro dato emergente dal rapporto che dovrebbe porre in una condizione di forte disagio la classe politica italiana riguarda i 443 discorsi d’odio contro i rom registrati dall’Osservatorio dell’associazione 21 luglio, l’ottantasette per cento dei quali risulta riconducibile proprio ad esponenti politici.

Il Rapporto si concentra infine sulla situazione nella capitale, definita la “cartina di tornasole” di ciò che accade nel Paese. Tra i tanti sgomberi avvenuti nell’anno solare 2014 i risultati ottenuti da questo continuo spostamento da un punto all’altro della città, sono solo la violazione dei diritti umani e lo sperpero del denaro pubblico.

Fabio Noviello