Beni confiscai alla criminalità organizzata che vengono restituiti alla collettività. Il Comune di Pagani ha pubblicato un avviso pubblico col quale intende procedere alla selezione aperta al territorio per l’individuazione di enti, associazioni, cooperative ai quali affidare due beni immobili confiscati alla mafia. Si tratta di due abitazioni site in via Napoli 26 e via Risorgimento 18. Entrambe di circa settantaquattro metri quadri.
Il coordinamento provinciale di Libera Salerno ha accolto con piacere l’azione dell’amministrazione comunale. “Si tratta indubbiamente di una iniziativa importante – si legge nel comunicato diffuso dall’associazione -, che speriamo possa portare, dopo anni di immobilismo, ad un effettivo e concreto riutilizzo sociale dei due appartamenti da troppo tempo confiscati in via definitiva e mai concretamente restituiti alla collettività”.
Il Comune ha già delineato le possibili finalità per la concessione dei due beni. Ha infatti previsto che i soggetti richiedenti intendano realizzare una comunità residenziale per minori in difficoltà, una casa famiglia per anziani, un centro polifuzionale per anziani od un centro di servizi e segretariato per portatori di handicap.
“Ci auguriamo – si legge ancora nella nota stampa di Libera Salerno – che in breve possa concludersi, e positivamente, l’iter amministrativo che porterà alla restituzione alla comunità dei due appartamenti, trasformando questi beni in luoghi di solidarietà e in segni di rivincita sulla criminalità. È questo lo spirito con il quale, ormai venti anni fa, Libera avviò la raccolta di firme che portò all’approvazione della legge 109/96, che impone il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie”.
Stefano Malla