Il Vesuvio dovrebbe essere un’area protetta, sottoposta a vincoli ambientali particolari, data la presenza del Parco nazionale, di coltivazioni tipiche. Ma il condizionale in questo più che essere d’obbligo è quasi contraddicente per ciò che dovrebbe essere quell’area. Come dovrebbe essere mantenuta con cura, coccolata.
Da alcuni giorni il nucleo del Noe dei carabinieri sta scavando in maniera continuativa alla ricerca di rifiuti tossici interrati a Cava Montone a seguito delle ripetute denunce del comitato Salute Ambiente Vesuvio, animato da molti cittadini ed anche dai sacerdoti Marco Ricci e Giorgio Antonio Pisano. Nei giorni scorsi Radio Siani ha intervistato anche la portavoce del comitato Marianna Ciano.
Il Noe sta rinvenendo rifiuti di qualsiasi genere, interrati nel suolo. Circa trenta i fusti tirati fuori del nucleo speciale dell’arma, anche se continuano ad esserci tracce di altri, come testimonia anche il video servizio di Amalia De Simone per il Corriere.it
Dal sottosuolo dell’area stanno uscendo sostanze tossiche come catrame, amianto, scarti di lavorazione di pellame. Questo a pochi metri da molte terre coltivate.
Radio Siani sta organizzando per i prossimi giorni uno speciale radiofonico per scavare a fondo nella vicenda.
Ciro Oliviero
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